Area 15 e Uds, un nuovo piano del Comune per contrastare le dipendenze

Area 15 e Unità di Strada, servizi che Open Group gestisce per conto di ASP Città di Bologna, sono al centro del piano di potenziamento dei servizi per il contrasto alle dipendenze previsto, per i prossimi tre anni, dal Comune di Bologna in collaborazione con l’Azienda USL di Bologna e l’Università Alma Mater Studiorum. L’obiettivo è intercettare sempre più consumatori prima che il consumo diventi problematico e aumentare le azioni di riduzione del danno. L’investimento è di 540 mila euro in più fino al 2021.
Per le azioni di prevenzioni gli spazi di Area 15 saranno aperti cinque giorni a settimana. Lo spazio di via dei Castagnoli 10 offre ascolto e consulenza ai giovani dai 18 ai 30 anni e con il nuovo piano aprirà anche a ragazze e ragazzi minorenni. L’équipe di educatori e psicologi sarà a disposizione per consulenze informative e incontri individuali o di gruppo. Ad Area 15 si accede liberamente, è in piena zona universitaria e da anni lavora in sinergia con il territorio. Tra le nuove attività previste c’è anche quella di supporto ai genitori con la nascita di un numero verde dedicato.
Anche il lavoro dell’Unità di strada sarà potenziato: aumenteranno le ore e le uscite sul territorio, sarà a disposizione un nuovo mezzo attrezzato in modo adeguato per la distribuzione del materiale sanitario. Inoltre gli operatori dell’unità saranno affiancati, una volta alla settimana, da un infermiere per avere consulenze sanitarie dirette. Le uscite dell’Unità di strada hanno un duplice obiettivo: da un lato lavorare sulle relazioni con le persone che hanno un consumo problematico e dall’altro cercare di ridurre i rischi per la salute.
Da gennaio a giugno lo sportello dell’Unità di strada di via Polese ha avuto 2.150 nuovi contatti, durante le uscite sono state intercettate 217 persone di cui 56 nuove, mentre le siringhe distribuite sono state 4.956.
Tra le altre azioni del piano comunale ci sono interventi pensati per gli stakeholder del territorio, per dar vita ad un lavoro di rete e di comunità che coinvolga abitanti, istituzioni e commercianti che vivono soprattutto in zona universitaria. Quest’area continua ad essere quella più in vista come luogo aperto di consumo.
Il contesto da cui questo piano prende il via è quello di un incremento nell’uso delle sostanze da parte dei più giovani. Cambiano anche modalità e stili di consumo, spesso infatti si parla di mix di sostanze e di policonsumo e questo spesso avviene in assenza di informazione su cosa comporta assumere più sostanze assieme. Il consumo di sostanze non ha però una relazione con il disagio: è trasversale alle condizioni economiche e sociali e comprende sempre più giovani che vivono in famiglia. Si stima inoltre che esiste una diffusa abitudine a consumare a casa e in luoghi lontani da qualsiasi evidenza.