Ci Sto? Affare Fatica!: il progetto estivo
“Ci Sto? Affare Fatica!” è il progetto estivo che promuove l’impegno manuale e il senso di responsabilità civile tra le nuove generazioni.
Hai mai desiderato che tuo figlio o tua figlia imparasse il valore della fatica (in senso buono) e il rispetto per la comunità? Se la risposta è “si”, ecco una buona notizia: è arrivato “Ci Sto? Affare Fatica!“.
Si tratta del nuovo progetto ministeriale ideato per trasformare le vacanze estive delle nuove generazioni in un’occasione di crescita attraverso diverse attività pratiche e manuali: dalla pulizia dei centri abitati e delle vie dei quartieri, alla manutenzione dei parchi giochi, dalla tinteggiatura di giostre e staccionate, alla cura dei giardini pubblici.
Gli obiettivi del progetto
“Ci Sto? Affare Fatica!” si sviluppa intorno a cinque obiettivi generali.
Primo fra tutti, quello legato alla dimensione intergenerazionale cui ambisce il progetto grazie alla creazione di un forte legame fra generazioni diverse. Per raggiungere questo obiettivo, l’iniziativa prevede un investimento nella formazione delle persone adulte coinvolte per insegnare loro a relazionarsi con le e gli adolescenti. Inoltre, garantisce una presenza stabile affianco alle e ai partecipanti per offrire loro un supporto continuo. Intrecciando le competenze digitali delle nuove generazioni con le abilità artigianali tradizionali degli adulti, si crea una fitta rete di conoscenze che arricchisce tutte e tutti.
A seguire, la condivisione sana del valore della fatica. Il progetto vuole riconoscere e premiare la fatica e l’impegno delle ragazze e dei ragazzi attraverso “buoni fatica”, ossia attività manuali che trasmettano nuove competenze ai giovani partecipanti.
Il terzo obiettivo è l’investimento educativo sul tempo estivo. Il focus del progetto, infatti, è proprio rendere le vacanze estive stimolanti e produttive per ə giovani, collaborando ad esempio con scuole superiori e servizi locali, organizzando interventi speciali per adolescenti in situazioni di difficoltà e coinvolgendo le amministrazioni comunali per utilizzare al meglio le risorse della comunità.
Altro importante pilastro del progetto è la dimensione di gruppo che offre ai ragazzi ambienti educativi e sicuri per stringere relazioni tra coetanei. Organizzare attività che valorizzano il contributo di ciascunə all’interno della comunità diventa più facile e questo aiuta tutti e tutte a lavorare in squadra, assumendo diverse responsabilità e ricevendo gratificazioni condivise. I gruppi sono supportati sia da tutor giovani che da handymen, cioè espertə “tuttofare”, che guidano e aiutano ə partecipanti durante tutto il percorso.
Ultimo, ma non per importanza, c’è infine l’obiettivo legato alla cura e alla tutela dei beni comuni, che si concretizza tramite la trasmissione dell’importanza della cura del territorio alle nuove generazioni, grazie ad attività di affiancamento di adultə in veste di educatorə e beneficiariə degli interventi di gruppo. Il fine ultimo è rendere attiva la cittadinanza nella manutenzione dei luoghi pubblici e stimolare la comunità a mettere le proprie capacità al servizio del bene comune. Inoltre, il progetto mira a avvicinare minori e adolescenti al patrimonio culturale e artistico locale, rendendolə più consapevoli e responsabili del loro ambiente.
La struttura del progetto
L’intero progetto prevede la costituzione di gruppi composti da circa una decina di adolescenti dai 14 ai 19 anni. Ogni gruppo sarà guidato da unə volontariə più giovane in veste di tutor e da alcunə adultə in qualità di maestrə d’arte “tuttofare”.
Le attività si svolgeranno dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30, e saranno focalizzate sulla cura dei beni comuni. Gli e le handymen, o maestrə tuttofare, avranno un ruolo chiave nel progetto grazie alla trasmissione di competenze tecniche/artigianali ai e alle giovani.
Le attività saranno organizzate in pacchetti settimanali dalla fine della scuola fino a fine luglio.
Per tutti e tutte le partecipanti sono previsti “buoni fatica” del valore di 50€, utilizzabili per spese alimentari, abbigliamento, libri scolastici, sport e tempo libero. Anche ai e alle tutor sarà riconosciuto un “buono fatica” del valore di 100€.