Dire, fare e creare: la mostra di Marakanda che include
Dal 29 ottobre al 21 novembre. una mostra inclusiva con opere create dalle persone con fragilità del laboratorio artistico Marakanda
Dire, fare e creare a Villa Davia
Il titolo di un film interpretato da Julia Roberts sanciva tre imperativi che avrebbero guidato la vita della protagonista di lì in avanti: ‘Mangia, prega, ama’. Anche l’azione di Marakanda è orientata da tre (verbi) infiniti: dire, fare, creare. Dire perché la voce di tutte e di tutti merita di essere accolta; fare perché l’azione è il cuore dell’espressione; creare perché solo così possiamo donare a noi e agli altri qualcosa di prezioso.
‘Dire, fare, creare. L’arte inclusiva di Marakanda’ è una mostra espositiva visitabile fino al 21 novembre negli spazi di Villa Davia, nel borgo settecentesco di Colle Ameno, Comune di Sasso Marconi. Villa Davia è un luogo di grande rilevanza culturale che racchiude in sé memorie artistiche di un passato con cui la mostra sa dialogare proficuamente. L’allestimento è stato inaugurato il 29 ottobre alla presenza del Sindaco di Sasso Marconi Roberto Parmeggiani, dell’assessora Marilena Lenzi e del presidente di Open Group Giovanni Dognini.
Art Brut di Marakanda: espressione, cultura, inclusione
Patrocinata dal Comune, nell’esposizione ci si può emozionare di fronte ad opere artistiche – quadri, sculture, installazioni – realizzate da persone adulte con disabilità durante i laboratori protetti organizzati da Marakanda. Sappiamo bene che l’arte con mere finalità estetiche è ormai cosa lontana: a ‘Dire, fare, creare’ non troverete oli di paesaggi campagnoli o sculture leggiadre, ma entrerete in contatto con una produzione artistica di qualità che ha come riferimento l’Art Brut. Le opere d’Art Brut sono realizzate da artisti autodidatti, tendenzialmente persone con disabilità psichiche, che creano in modo spontaneo, senza preoccuparsi della critica pubblica né dello sguardo altrui.
L’esposizione di Marakanda vuole valorizzazione le capacità artistiche delle persone con disabilità che frequentano il nostro centro, coinvolgendo le famiglie e i caregivers e promuovendo un’interazione sinergica con il territorio in cui il laboratorio è attivo. La mostra vuole favorire un’inclusione reale e profonda delle persone con disabilità all’interno della comunità, un’inclusione capace di rendere il tessuto sociale via via più fitto.
L’allestimento è sempre aperto nei fine settimana ed è visitabile su prenotazione anche durante la settimana.