La nostra mediazione nelle aree Rom e Sinti
Ti raccontiamo il lavoro di mediazione di Open Group nelle aree di sosta Rom e Sinti a Bologna e nel modenese.
La nostra mediazione nelle aree di sosta Rom e Sinti
I progetti che realizziamo nelle e con le comunità Rom e Sinti hanno l’obiettivo di favorirne il sostegno e inclusione. Vogliamo rendere le persone protagoniste dei processi decisionali e delle politiche che le riguardano, favorendo l’integrazione tra la comunità cittadina e comunità Rom e Sinti.
Con le nostre azioni combattiamo la dispersione scolastica e favoriamo i processi di inclusione costruendo e rafforzando la rete dei servizi rivolti all’infanzia. Aiutiamo gli e le insegnanti nella costruzione di un contesto accogliente, coinvolgendo in questo percorso alcune persone che vivono nelle aree sosta della città.
Le microaree Rom e Sinti nelle quali siamo attivə si trovano nei territori di Bologna, San Lazzaro e Modena. Sul territorio di Bologna svolgiamo il nostro servizio di mediazione in quattro microaree insieme alle operatrici e agli operatori di Società Dolce.
Anche a San Lazzaro siano presenti in quattro microaree Rom e Sinti: Campo Toma Forella, l’area via Jussi e gli appartamenti Ex Zanella ed Ex Tomba Forella.
In che cosa consiste il lavoro di mediazione?
Le nostre équipe di educatori ed educatrici si occupa della mediazione tra le comunità Rom e Sinti e le realtà del territorio (scuole, enti pubblici, Comune, servizi sanitari). Le mediatrici e i mediatori si occupano anche di:
- seguire il percorso di inserimento abitativo della comunità negli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, affiancando i nuclei fino al raggiungimento dell’autonomia. Tra gli aspetti di cui ci occupiamo ci sono: il supporto all’allaccio delle utenze, l’accompagnamento alla firma di un contratto d’affitto, l’affiancamento nel processo di pagamento delle bollette e dell’affitto;
- accompagnare i membri delle comunità nell’utilizzo dei servizi sanitari e scolastici. Questa azione è svolta nel contesto del “Progetto nazionale per l’inclusione e l’integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti” (RSC PON), nel quale siamo attivə dal 2014. Il progetto è promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel quadro delle azioni del PON “Inclusione” 2014-2020 ed è realizzato in collaborazione con il Ministero dell’istruzione e con il Ministero della salute. La nostra metodologia di lavoro nell’ambito dell’integrazione scolastica dei bambini e delle bambine Rom e Sinti include il cooperative learning, il learning by doing e attività laboratoriali dirette all’interno nucleo classe;
- organizzare attività laboratoriali estive per piccoli e piccole all’interno delle aree di sosta: laboratori di musica, danza hip hop, giocoleria, di marionette e circle drum. Anche quest’attività è svolta all’interno del progetto PON-RSC;
- promuovere momenti di incontro con istituzioni e scuole all’interno delle microaree. L’obiettivo è quello di creare un ponte tra la comunità Rom e Sinti e il mondo esterno, favorendo così scambi tra culture.
Il progetto TRACER
Open Group partecipa anche al progetto TRACER, iniziativa europea che coinvolge gruppi di adolescenti e giovani adulti e adulte, rom e non, di tre diverse nazioni (Italia, Polonia e Portogallo). L’obiettivo di TRACER è duplice: da un lato sensibilizzare sul tema del Porrajmos, il genocidio della popolazione Rom; dall’altro attivare un percorso di cittadinanza attiva a livello europeo, utilizzando anche l’arte tra i suoi strumenti.