Su Rai Storia in onda il doc su Lina Merlin
Il documentario sulla senatrice Lina Merlin, prodotto da Voli Group (coop ora confluita in Open Group), sarà in onda su Rai Storia domenica 15 ottobre 2017 alle 16,20. La regia è di Roberto Lippi, presidente della nostra cooperativa, il montaggio di Gisella Gaspari, direttore di produzione è Andrea Nalin, le riprese sono di Massimiliano Bartoloni, entrambi nostri colleghi dell’agenzia di comunicazione.
A 130 anni dalla sua nascita, Rai Storia ha voluto ricordare una donna protagonista della società italiana del dopoguerra. Ecco la presentazione Rai dell’evento:
“Utopie? No, non esistono utopie. Ogni idea che scaturisce da una necessità, da un bene al quale giustamente aspirano gli uomini, si fa reale quando a tradurla in atto concorrono la buona volontà e l’amore verso il proprio simile”. Parole di Lina Merlin, insegnante e partigiana, membro dell’Assemblea Costituente, prima donna a parlare in Senato – il 10 giugno 1948 – e unica senatrice della seconda legislatura. Una protagonista della vita politica italiana che Rai Cultura ricorda – nel giorno del cento trentesimo anniversario della nascita – con il documentario “Lina Merlin. La Senatrice”, in onda domenica 15 ottobre alle 16.20 su Rai Storia.
Il documentario – da un’idea di Vittorio Sega, a cura di Anna Maria Zanetti e Luccia Danesin, per la regia di Roberto Lippi – attraverso interviste inedite a protagonisti della vita politica del passato come Oscar Luigi Scalfaro, Giulio Andreotti, Luigi Gui, Lidia Menapace, Elena Marinucci, Giglia Tedesco e altri, mostra la complessità della figura politica della Senatrice Lina Merlin, ben oltre il limite cui l’ha costretta la legge epocale di cui fu autrice e che nel 1958 abolì le case di prostituzione.
L’immediatezza umana e l’acutezza politica della parlamentare veneta sono riproposte anche grazie a estratti dell’intervista che Enzo Biagi fece alla Merlin per la Rai e che rievocano i momenti della storia italiana di cui fu protagonista, dalla Costituente all’alluvione in Polesine. Ne esce un ritratto a tutto tondo di una donna politica che rappresenta la migliore tradizione alla quale si possono richiamare la storia e la politica e alla quale si deve, tra l’altro, quella frase “senza distinzione di sesso” che è contenuta nell’articolo 3 della Costituzione italiana su pari dignità e uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.