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Nasce a Crespellano Una casa tra le nuvole

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Sabato 19 settembre si inaugura a Crespellano Una casa tra le nuvole,  un progetto sperimentale di sviluppo delle autonomie abitative e di vita indipendente di persone disabili gestito da Open Group, che sarà a pieno regime da gennaio. L’inaugurazione, aperta a tutti, sarà alle 10 in Via Nenni 13, mentre domenica dalle 17.30 ci sarà un’asta di solidarietà con Andrea Mingardi e Alessandro Alberani, in cui saranno venduti oggetti e opere artistiche di Marakanda. In entrambi i giorni saranno presenti stand gastronomici con crescentine, tigelle e borlenghi.

L’Associazione di famiglie e persone disabili “Volhand”  ha fortemente voluto questa casa, contribuendo in ogni modo alla sua costruzione. L’idea nasce dalla volontà di immaginare una Casa Indipendente “durante noi” e soprattutto “insieme a noi”, non solo ai bisogni “dopo di noi”.
Il progetto è altamente innovativo per il territorio distrettuale di riferimento, un vero esempio di welfare inclusivo che nasce dal ‘basso’ avviando un processo di Co-produzione attraverso la partecipazione dei cittadini nella costruzione dell’offerta di servizi di pubblica utilità. Un esempio di interazione tra utente, famiglia, professionisti e comunità che con un lavoro sociale d’equipe co-produce un servizio personalizzato partendo dal reale bisogno dell’utente e della famiglia.
La persona non usa semplicemente il servizio: lo pensa, lo progetta, lo produce, lo utilizza, lo valuta anche attraverso la costituzione di un Comitato di Garanzia. In questo modo si inizia a creare un nuovo senso di appartenenza, realizzando un nuovo tipo di welfare.
Open Group, attraverso Una casa tra le nuvole, si pone l’obiettivo di offrire servizi sociali e culturali integrati innovativi e di alta qualità, sia a committenti pubblici sia a una quota di domanda privata,  proponendo un nuovo modello di presenza e relazione con il territorio che si relazioni con tutte le risorse presenti: imprese, istituzioni e associazioni.
Il plus valore sta proprio nella capacità di mettere insieme cooperazione, istituzioni, volontariato e famiglie di persone diversamente abili per la creazione di un diverso modello di “casa aperta” come progetto pilota che dia un forte segnale al territorio in termini di valori e sviluppo progettuale futuro.


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