Al Biografilm 2020 il docufilm di Be Open sul Canzoniere delle Lame
Doppio appuntamento con Gli anni che cantano: il 15 giugno si torna in sala
La première di Gli anni che cantano si terrà online domenica 14 giugno alle ore 14, all’interno della sezione “Biografilm Art & Music” della 16esima edizione del Biografilm Festival. Per prenotare un posto nella sala virtuale del festival, bisogna accedere al sito www.mymovies.it e creare un account: il film sarà fruibile nell’arco delle 24 ore successive alla proiezione.
Ma il docufilm è stato scelto anche per concludere in sala, al Pop Up Cinema Medica Palace, l’ultima giornata del festival lunedì 15 giugno (serata a inviti). Dopo la cerimonia, alla presenza del pubblico e dei partner del festival, verrà proiettato proprio Gli anni che cantano.
Be Open, l’agenzia di comunicazione di Open Group, ha prodotto il docufilm insieme a Filandolarete, e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. E’ un lungo viaggio scanzonato e imprevedibile, racconta la storia del Canzoniere delle Lame, il gruppo folk nato a Bologna nel 1967, che nel corso di vent’anni di attività ha tenuto più di 1.000 concerti in Italia e all’estero, cantando con gli operai delle fabbriche occupate, gli emigrati, i lavoratori in lotta, esibendosi anche in grandi festival internazionali e accanto ad artisti di fama mondiale.
Diretto da Filippo Vendemmiati, autore e giornalista Rai, già vincitore del David di Donatello per il documentario È stato morto un ragazzo sulla tragica fine di Federico Aldrovandi, Gli anni che cantano vede nel cast, oltre agli ex componenti del Canzoniere delle Lame, anche Albi Cazzola di Lo Stato Sociale e Giacomo Gelati di Altre di B.
Le prime scene del film sono ambientate in un mercatino antiquario di Parigi, sulla Senna, proprio dove Janna Carioli, una delle fondatrici del gruppo, ritrova una sua vecchia foto. Tra inediti, reperti video e audio dell’epoca hippies e post ’68, il racconto si sposta a Bologna, con scene girate in piazza del Nettuno, poi al Palasport, al teatro San Leonardo, lungo le strade di campagna e alle Feste dell’Unità dell’Emilia-Romagna.
Uno spazio occupa la stazione di servizio del Cantagallo di Sasso Marconi dove, nel 1971, l’onorevole Almirante venne contestato dai lavoratori. Su questo episodio il Canzoniere scrisse una canzone che divenne famosa. Il docufilm si chiude con le inedite immagini del loro ultimo concerto alla sala Bossi del Conservatorio di Bologna.
“Tutto è partito da una vecchia foto, un pullmino in bianco e nero, borse e strumenti musicali appoggiati a terra, alcuni ragazzi che stanno per caricare e mettere in moto”, spiega il regista Filippo Vendemmiati. “Ho conosciuto quei ragazzi a quasi mezzo secolo da quella partenza, li ho sentiti cantare e raccontare la loro storia e ho pensato che mi sarebbe piaciuto riavvolgere il nastro, tornare a quegli anni, unirmi a loro e salire a bordo del pullmino – continua. È nato un viaggio musicale, storia di lotta e di musica, di amicizia e di passione, che parla di ieri e di oggi. Di quello che non c’è più, forse perché in fondo non era importante, e di quello che resta: questo invece talmente vero che il tempo lo ha reso anche più profondo e le perdite ormai numerose non fanno che rafforzarlo”.
Al dialogo on the road tra passato e presente, tra i giovani musicisti e gli ex componenti del gruppo, si intrecciano i materiali provenienti dall’Archivio storico del Canzoniere delle Lame, custodito nella biblioteca “Cesare Malservisi” del quartiere Navile di Bologna. L’archivio è stato donato al quartiere da uno dei fondatori del gruppo, Gianfranco Ginestri, e raccoglie libri, dischi in vinile (33 e 45 giri), bobine magnetiche e musicassette, pellicole Super 8 con materiale anche inedito, documenti, programmi, manifesti, locandine, volantini, ricerche, rassegne stampa e fotografie.
Open Group ha in affidamento dall’Istituzione Biblioteche di Bologna la gestione della biblioteca Lame e il progetto di docufilm rientra nelle azioni di valorizzazione del patrimonio culturale che la biblioteca e l’Archivio storico del Canzoniere rappresentano per il territorio bolognese.
Gli anni che cantano ha ricevuto il riconoscimento dalla Film Commission della Regione Emilia-Romagna. Oltre ai patrocini di Comune di Bologna – Quartiere Navile e della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna onlus, il film è stato realizzato grazie al contributo di Destinazione turistica Bologna metropolitana, Spi-Cgil Bologna e Spi-Cgil Emilia-Romagna, Coop. Dozza, Legacoop Bologna, IIPLE, Fondazione 2000, Arci Bologna e Arci Emilia-Romagna. La distribuzione è di Genoma Films.