Il prossimo 3 giugno, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inaugura a Lampedusa, negli spazi del Museo Archeologico delle Isole Pelagi,e il Museo della Fiducia e del Dialogo per il Mediterraneo. Un progetto ambizioso e visionario che porterà sull’isola simbolo dell’accoglienza di profughi e migranti opere provenienti dai più importanti musei del mondo. Una su tutte: l’Amorino dormiente del Caravaggio, dipinta dal pittore durante il suo esilio a Malta e prestato dal museo degli Uffizi di Firenze. Altre opere arriveranno dal Museo del Bardo di Tunisi, nei mesi scorsi teatro di un sanguinoso attentato, dal museo di Marsiglia, dal Museo di Palermo e da altre istituzioni. Una sezione della mostra sarà dedicata agli oggetti dei migranti naufraghi restituiti dal mare. Durante la mostra, aperta fino al 5 ottobre, sono previste anche installazioni in vari luoghi dell’isola.
Una mostra cooperativa, la più grande d’Europa, nata con il preciso intento di raccontare una verità di cui troppo spesso ci si dimentica: le culture del Mediterraneo sono non solo interconnesse ma assolutamente integrate e contaminate da secoli. Allestirla a Lampedusa, terra da sempre di approdo e di accoglienza per migranti e naufraghi, assume un valore enorme in tempi in cui sull’Europa soffia il vento della paura del diverso e della chiusura in sé stessa. Una mostra per abbattere muri a cui la cooperazione bolognese ha scelto di aderire e di contribuire con proprie risorse e con le proprie esperienze.
Open Group è stata tra le prime ad aderire alla proposta di First social life, la realtà produttrice della mostra che aveva realizzato l’anno scorso una mostra a Casaldiprincipe, mettendo a disposizione risorse economiche e capitale relazionale.