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Oltre lo specchio

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La cocaina tra mito e realtà. Un webinar a cura di Open Group.

Nell’area metropolitana di Bologna, 1,5 persone ogni mille residenti ha avuto negli ultimi 10 anni problemi di dipendenza dalla cocaina. Il dato arriva dall’Osservatorio epidemiologico metropolitano dipendenze del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze dell’Azienda Usl di Bologna. “Dal 2009 al 2019 nell’area metropolitana di Bologna, almeno 5mila persone che hanno utilizzato cocaina, si sono rivolte a SerT, pronto soccorso e ospedali”, dice Raimondo Maria Pavarin, responsabile dell’Osservatorio.

 

Pavarin, il prossimo 23 giugno, sarà tra gli ospiti del webinar Oltre lo specchio: la cocaina tra mito e realtà, un confronto sul consumo di cocaina e il suo impatto sulla società moderna, a cura di Open Group. L’evento, aperto a tutti e tutte, si terrà online sulla piattaforma Zoom.
Per partecipare: http://bit.ly/iscrizioneoltrelospecchio

Il programma dell’evento 

Una serie video e podcast ci guideranno alla scoperta dei diversi ambiti e dei diversi punti di vista che esploreremo durante l’incontro: da quello sanitario e sociologico a quello culturale e lavorativo, passando anche dal racconto e dall’esperienza di ex consumatori.
I video sono realizzati i media partnership con Bologna Today, mentre i podcast sono a cura di MeltingPod.

Il consumo di cocaina e il suo impatto nella società

Insieme ai nostri ospiti e relatori, mercoledì 23 giugno, indagheremo il mondo complesso della dipendenza da cocaina.
Come sottolinea Pavarin nell’intervista: “L’uso della cocaina è trasversale sia rispetto all’età che alle differenze di genere, al titolo di studio o alla posizione sociale”.

Se la “usano un po’ tutti”, si possono però distinguere due macrocategorie: “Da una parte ci sono i consumatori socialmente integrati, persone che usano la cocaina per lavoro o nei fine settimana, senza utilizzare altre sostanze”. La seconda macrocategoria è rappresentata da  eroinomani o ex consumatori di eroina, persone non integrate, che usano la cocaina soprattutto fumata o in vena.

La pandemia da coronavirus ha cambiato anche le abitudini di consumo. Durante il lockdown, tra i consumatori socialmente integrati l’uso della cocaina è crollato del 64%, una riduzione dovuta soprattutto al fatto che associavano la sostanza al divertimento e ai luoghi di socialità.

Tra le persone con consumi problematici, l’uso di cocaina è invece aumentato: “Le persone che hanno avuto accesso ai pronto soccorso nell’area metropolitana di Bologna per uso di cocaina nel 2020 sono state 400, con una diminuzione del 30% rispetto al 2019 – conclude Pavarin –. Tra queste è però aumentato in modo esponenziale la percentuale di ex utenti del SerT, che sono il 20% rispetto a una media del 6% negli anni precedenti”.


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