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HCV: un progetto per la prevenzione e la cura dell’epatite C

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STOP HCV è un progetto pilota promosso e coordinato da Open Group, per l’individuazione, la cura e la prevenzione dell’epatite C, in particolare tra persone che consumano sostanze e tra persone le cui caratteristiche socio-culturali rendono difficoltoso l’accesso ai servizi.

Il progetto vuole sensibilizzare sull’importanza dell’emersione del sommerso, della diagnosi precoce del virus HCV, responsabile dell’epatite C, e sulla possibilità di guarigione nell’arco di due mesi attraverso un trattamento semplice per via orale.

Il test salivare Easy Test si effettua passando sulle gengive un piccolo tampone e fornisce il risultato nell’arco di 20 minuti. I farmaci di nuova generazione si assumono per via orale e consentono di eradicare il virus nell’arco di due mesi.

Da qui l’importanza di far emergere il sommerso attraverso un percorso che comprende, oltre al test erogato gratuitamente, l’accompagnamento delle persone risultate positive in un percorso di cura extra ospedaliero.

Open Group, in collaborazione con Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna policlinico Sant’Orsola-Malpighi, Associazione Plus Onlus-BLQ  e con il contributo non condizionato di AbbVie, ha avviato quattro azioni, tutte mirate particolarmente alla popolazione più fragile, che può e deve essere resa consapevole dei rischi legati alla presenza del virus HCV e dell’opportunità di accedere a test e cura.

Campagna di comunicazione: prevede la distribuzione di flyer informativi, brochure, spot radiofonici, pagina Facebook e un sito internet che permette di prenotare il test e che raccoglie informazioni, documentazione e indica i punti di accesso al servizio di test e counselling.

Test: viene proposto ed erogato, gratuitamente, il test rapido. La popolazione target viene anche raggiunta attraverso i servizi di riduzione del danno e bassa soglia (unità di strada, sportelli diurni e notturni) in stretta sinergia con ASP Città di Bologna e l’azienda Ospedaliera Sant’Orsola per intercettare consumatori di sostanze problematici e non, non ancora in carico ai servizi.

Link to care e trattamento extraospedaliero: viene proposto a chi è risultato positivo  al test un percorso pensato per persone che difficilmente potrebbero aderire a iter di trattamento standard. Si svolge in strutture accessibili e extraospedaliere, alla presenza di medici del Sant’Orsola e infermieri e operatori specializzati di Open Group. Durante questa fase la persona può fruire di counselling mirati a evitare la reinfezione e di azioni di empowerment che favoriscono il buon esito del trattamento.

Open Group intende inoltre realizzare una ricerca che, a partire dai dati emergenti, contribuisca alla riflessione sul tema.

 


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