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Bologna a Braccia Aperte. Comunicare l’accoglienza familiare

Accogli un bambino e sostieni la sua famiglia. Accogliere è dedicare tempo a bambini/e o ragazzi/e e accompagnarli nel loro percorso di crescita personale. Si può declinare in diversi modi: affiancamento, affido di bambini anche molto piccoli, accoglienza di minori stranieri non accompagnati… Sono ancora troppo pochi i cittadini e le cittadine che lo sanno, per esempio che non occorre essere una coppia per partecipare a un progetto di accoglienza. Anche i single possono farlo.

Per questo ASP e Comune di Bologna hanno raccolto a livello locale la campagna A braccia aperte lanciata nell’autunno 2015 dalla Regione Emilia Romagna per la sensibilizzazione e la promozione dell’affido e dell’accoglienza familiare.

Insieme a noi di Open Group e all’associazione di mediatrici culturali Amiss, ASP ha avviato a settembre 2016 un progetto sperimentale, che ha affidato ad una serie di laboratori, che hanno coinvolto famiglie affidatarie e affidanti, il compito di mettere a fuoco le idee, le parole e le immagini necessarie per diffondere capillarmente tra le persone informazioni corrette sull’accoglienza.

Open Group (che da più di 30 anni lavora nel settore dell’accoglienza familiare) si è occupata in particolare di trasformare gli input frutto del lavoro laboratoriale in testi e elaborati grafici che sono confluiti in un pieghevole e 4 segnalibri informativi che saranno diffusi su tutto il territorio cittadino. In aprile organizzerà una giornata nella sua sede con ospiti, testimonianze e riflessioni sul tema. L’evento sarà preceduto da una serie di trasmissioni radiofoniche in diretta sulla frequenze di Radio Città del Capo.

Per tutto il  2017 vengono realizzati incontri di informazione e sensibilizzazione con associazioni, gruppi formali e informali di cittadini, comunità religiose per coinvolgere il maggior numero possibile di persone di età, origini e nazionalità diverse per favorire forme diverse di accoglienza.

Per ogni informazione:
Centro per le famiglie – ASP Città di Bologna, via del Pratello 53 (BO), tel 331.171 55 27, affidoaccoglienza@aspbologna.it
Open Group – Anna Braca, tel 320 171 02 30, info@affido.org, www.affido.org
Amiss – Associazione di mediatrici interculturali, tel. 051.0827324

 

Ecco il testo emerso dal lavoro dei due laboratori, condotti da ASP, che si sono tenuti nell’autunno 2016. Il primo era costituito da operatrici, famiglie affidatarie e affidanti, volontari, rappresentanti di Open Group e Amiss. Il secondo riuniva anche aderenti ad associazioni interessate al percorso di accoglienza.

Bologna a braccia aperte – Accogli un bambino, sostieni la sua famiglia
Per far crescere un bambino è necessario l’aiuto di tutti. Oggi sono tante le famiglie con bambini e ragazzi che si trovano temporaneamente in difficoltà. Scegli l’accoglienza familiare. Scegli l’affido o l’affiancamento familiare

Perché accogliere?

Perché vicino a noi ci sono famiglie che hanno bisogno del nostro sostegno per superare un periodo difficile e ci si può rendere utili dedicando tempo ed energia a seconda delle proprie capacità e disponibilità. L’impegno richiesto è flessibile, da misurare insieme.

Cosa possiamo fare?

Chi accoglie, in collaborazione con i Servizi Sociali, accompagna il bambino e il ragazzo nel suo percorso di crescita personale e si propone come riferimento concreto e affettivo nella quotidianità. L’accoglienza è temporanea, le relazioni di scambio e reciprocità invece restano nel tempo, in maniera spontanea.
Possiamo aiutare un bambino o un ragazzo nello svolgimento dei compiti, accompagnarlo ad attività sportive o ricreative, affiancarlo nel tempo libero facendogli vivere nuove esperienze.
Possiamo affiancare un bambino e la sua famiglia aiutandoli nella gestione pratica di alcuni momenti della giornata, sostenendo il bambino, i genitori e il loro legame.
Possiamo accogliere, attraverso l’affido, bambini o ragazzi provenienti da famiglie che temporaneamente non sono in grado di occuparsi di loro, per offrire la possibilità di creare legami affettivi significativi.
Possiamo accogliere temporaneamente anche bambini molto piccoli (0-6 anni) attraverso un progetto specifico, il Progetto Cicogna, che prevede la frequenza giornaliera del piccolo in una struttura simile ad un asilo in cui una équipe specializzata lo seguirà insieme al nucleo affidatario per tutto il percorso di accoglienza.
Possiamo aprire la nostra casa a un ragazzo straniero, solo, che ha lasciato la sua famiglia e il suo paese con la speranza di poter trovare un futuro migliore. Queste accoglienze hanno una durata definita, la prospettiva è il raggiungimento della maggiore età.

L’accoglienza dunque si può tradurre in differenti modi: l’affiancamento familiare, l’affidamento, l’affidamento di bambini molto piccoli (Progetto Cicogna) e l’accoglienza di ragazzi stranieri soli sul territorio italiano (MSNA).

Chi può accogliere?

Non esistono vincoli a priori: persone singole, coppie con o senza figli, anche non sposate. Senza limiti di età e nazionalità.
E’ previsto un percorso di formazione specifico per ogni progetto di accoglienza.

Pieghevole Accoglienza

Segnalibro Accoglienza

Segnalibro Accoglienza 2

Segnalibro Accoglienza 3

Segnalibro Accoglienza 4

 


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