Solo negli ultimi anni l’incontro e il dialogo tra educazione e media stanno approdando a una reale espressione delle opportunità offerte dalla loro relazione. La sfida a questo punto si fa davvero interessante: educare le persone ad essere prosumer, ossia al contempo produttori e consumatori di contenuti mediali. Gli scenari e le opportunità che si aprono, intrecciando i processi di insegnamento e apprendimento (media education) con l’alfabetizzazione ai media (media literacy), nell’ottica della comprensione critica, della partecipazione attiva, dell’interpretazione e della produzione, sono davvero molteplici.
In tal senso Open Group ha lavorato su due diversi versanti. Da un lato, ha puntato alla formazione di nuove figure professionali, i media educator, capaci di utilizzare metodologie innovative per trasmettere nuovi saperi. Dall’altro, alla costruzione di network tematici (con imprese, associazioni, università, centri di ricerca), dando vita a progetti inediti – ne è un esempio Abc Digitale – capaci di sviluppare percorsi di formazione e promozione della cultura digitale all’interno di contesti formali e informali, con adulti e giovani.