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Spazi di aggregazione e educativa di strada

Open Group progetta, organizza e gestisce centri e luoghi extra-scolastici polifunzionali dove i ragazzi possono incontrarsi e sviluppare nuove competenze attraverso attività ricreative, formative e culturali.

Rappresentano un punto di incontro e di socializzazione per adolescenti e giovani ad accesso diretto, nei quali le attività e le iniziative diventano opportunità per sviluppare processi di assunzione di responsabilità, impegno, educazione alla cooperazione e alla solidarietà.
Le attività degli spazi di aggregazione giovanile sono dedicate a ragazzi e ragazze dagli 11 ai 25 anni (a parte alcune eccezioni definite a livello territoriale) e hanno l’obiettivo di coinvolgere il più ampio numero di adolescenti e giovani, in un processo dinamico di partecipazione volta allo sviluppo e alla promozione del protagonismo giovanile, della cittadinanza attiva, dell’acquisizione di competenze e dello sviluppo di comunità. Gli spazi di aggregazione sono nati per offrire opportunità positive di crescita, con l’obiettivo di prevenire forme di disagio o di rischio e fornire un aiuto concreto nell’affrontare problemi relativi alla sfera scolastica e familiare.

La programmazione delle attività viene gestita dagli stessi ragazzi, veri attori del centro, con il supporto di una rete di educatori e operatori che ha il compito di ottimizzarne l’organizzazione del tempo libero, stimolando interessi e favorendo l’interazione.

Ogni centro o spazio, in quanto elemento fortemente identificato all’interno del territorio di appartenenza, ha una propria specifica autonomia e progettualità ma costruisce, al contempo, reti di collaborazione territoriale e distrettuale incentivando la conoscenza, la partecipazione e il protagonismo giovanile. Le tematiche su cui si concentra il lavoro riguardano la costruzione dell’identità dell’adolescente, la promozione del benessere e della salute, la prevenzione selettiva rispetto ad abitudini e comportamenti a rischio, ma anche temi legati all’affettività e alla sessualità, la legalità, la sostenibilità ambientale e stili di consumo consapevole.

All’interno dei centri e degli spazi di aggregazione giovanile confluiscono esperienze volte alla valorizzazione delle risorse locali, attraverso la creazione di contesti in cui viene garantita la continuità intergenerazionale, la trasversalità dei servizi e delle iniziative, la sostenibilità e il raccordo con le reti associazionistiche, culturali e di volontariato del territorio.

Tra le esperienze più significative ed emblematiche di Open Group figura il polo territoriale di promozione educativa, sociale e culturale Officina del Comune di Castelfranco Emilia, nato nel maggio 2015 e gestito insieme a Società Dolce. A Casalecchio di Reno, lo Spazio Eco è dedicato ai ragazzi, per giocare, socializzare e partecipare ad attività e laboratori. È dotato anche del Garage, una sala prove ben attrezzata dove suonano le band locali, e del Palco sul Reno, un ampio spazio per spettacoli, concerti, feste ed eventi pubblici. Spazio Eco, infine, è anche la Cucina, un ristorante con un menu nuovo ogni giorno, proposte a km zero, vegetariane e non, in armonia con le stagioni. Nell’Appennino bolognese, a Marzabotto, gestiamo in collaborazione con il Sert di Vergato uno spazio di informazione e di confronto pensato per i giovani dai 18 ai 32 anni: lo Spazio Afterhours. Sessualità, sostanze, dipendenze e comportamenti a rischio sono solo alcuni degli argomenti al centro del lavoro dello spazio. Obiettivo, è offrire ascolto, consulenza, informazioni relative al mondo giovanile con incontro di gruppo, eventi, seminari e dibattiti. È aperto ogni lunedì dalle 17 alle 19. Con il progetto Occhio a bacco, lo spazio Afterhours organizza inoltre delle attività e degli interventi nei luoghi del divertimento nei comuni dell’appennino.

L’azione del servizio di Educativa di Strada (EdS) si muove lungo tre principali dimensioni: il lavoro di comunità, lo sviluppo del benessere dei giovani del territorio e (come nel precedente servizio) la promozione del protagonismo giovanile.

Il modello dell’EdS nasce dalla pedagogia sociale e apre uno spiraglio d’azione all’educazione informale, legata soprattutto alle aggregazioni giovanili. La strada e le situazioni di aggregazione divengono così luoghi d’identità e di formazione. La strada rappresenta un contesto simbolico oltre che operativo: qui si incrociano le storie individuali e dei gruppi, è dalla strada che sorgono domande di senso e di bisogno ed è quindi la strada il luogo privilegiato in cui far nascere le risposte. Essa non è pensata come un luogo di rischio, ma di relazioni vitali, di eventi relazionali che possono diventare educativi. La seconda dimensione lungo cui muove l’intervento dell’EdS attiene alla promozione del benessere e della salute dei destinatari dell’intervento (in genere, dai 13 ai 25 anni, a parte eccezioni territoriali). L’approccio dell’EdS sviluppa una vera e propria “pedagogia della presenza” da parte dell’operatore, che condivide consapevolmente lo spazio e rispetta tempi e codici dei gruppi naturali, diventando portatore, con la propria presenza, il suo vissuto e le sue idee, di alternativa di senso e di vita.

L’EdS si caratterizza come un intervento che entra in relazione con l’adolescente e i gruppi informali (in gergo, “compagnie” o “balotte”) nei loro luoghi d’incontro sul territorio, in una posizione di ascolto e in un ambito relazionale che cerca di valorizzare le potenzialità degli adolescenti coinvolti, al fine di promuovere cambiamenti individuali e sociali. Si caratterizza anche per alcuni presupposti che ne definiscono l’identità: il riconoscimento dei gruppi e dei giovani come risorsa, il lavorare affinché tale riconoscimento avvenga anche da parte del mondo adulto e istituzionale, la scelta degli spazi pubblici (giardini, strade, biblioteche, centri commerciali, trasporti pubblici) come luoghi d’azione e relazione, l’ideazione e realizzazione di progettualità condivise a partire dai bisogni dei gruppi coinvolti, l’interazione con il territorio tramite il lavoro di rete.

Gli interventi di EdS fanno dell’esperienza il veicolo e lo strumento attraverso il quale Open Group favorisce percorsi di gruppo verso esperienze nuove, l’acquisizione di competenze sociali “soft skills”, l’innesto di percorsi di cambiamento per soggetti con varie difficoltà.  L’EdS promuove, infine, la mediazione sociale tra le molteplici risorse e realtà del territorio, in quanto gli educatori sono conoscitori del territorio e delle sue specificità, avendo così la funzione di implementare le connessioni della rete per rispondere ai bisogni rilevati.


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