I e le giovani raccontano il gioco d’azzardo
Il video racconto del gioco d’azzardo realizzato dalle e dai giovani del quartiere Borgo Panigale-Reno di Bologna.
Rimettiamoci in gioco, il progetto
Come è cambiato il gioco d’azzardo dopo la pandemia di Covid-19? Quali sono le peculiarità del gioco d’azzardo sul territorio? Che implicazioni pratiche e simboliche ha il gambling?
È a partire da queste domande che si muove il progetto “Rimettiamoci in gioco”. “Rimettiamoci in gioco” si rivolge ai e alle giovani del Quartiere Borgo Panigale-Reno di Bologna con l’obiettivo di fornire alle ragazze e ai ragazzi strumenti sempre nuovi per leggere il mondo che ə circonda.
Le e i giovani partecipanti, d’età compresa tra i 20 e i 25 anni, indagheranno il gioco d’azzardo con approcci innovativi e strumenti digitali. Il mezzo comunicativo utilizzato sarà quello del video storytelling.
“Rimettiamoci in gioco” è un progetto promosso da Open Group, Auser – che ha realizzato il calendario “Giochiamo?” – e Radio Cap. È realizzato con il contributo del bando di Cura della Comunità e Cura del Territorio 2022 del Quartiere Borgo Panigale-Reno.
Una lettura nuova del gioco d’azzardo
“Rimettiamoci in gioco” vuole dare una lettura aggiornata e scevra di luoghi comuni del fenomeno del gioco. Per farlo, le e i giovani dialogheranno con accademiche e accademici, con professionistə che lavorano al SERT di quartiere e con persone che lo frequentano, con le istituzioni locali, con l’associazione per l’invecchiamento attivo Auser e con Avviso Pubblico, una rete di enti locali che si impegnano per promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.
Il gruppo di partecipanti produrrà una serie di brevi video che esploreranno il tema del gioco d’azzardo, riflettendo su aspetti non immediatamente evidenti nel racconto egemonico del fenomeno. I video analizzeranno, tra gli altri, anche questi aspetti:
- le peculiarità de gioco d’azzardo sul territorio;
- gli stereotipi legati al gioco d’azzardo, tra cui il gioco come malattia e il gioco come vizio;
- il ruolo che la pandemia di Covid ha avuto sulle abitudini di giocatori e giocatrici, e sulla visibilità del fenomeno stesso.
Architetture dell’azzardo
“Rimettiamoci in gioco” intende il gioco d’azzardo come architettura, appoggiando il concetto elaborato dall’antropologa Natasha Dow Schüll nel volume “Architetture dell’azzardo. Progettare il gioco, costruire la dipendenza” (Sossella Editore, 2015). L’autrice illustra come l’azzardo sia un’industria strutturata che utilizza strumentazioni grafiche, digitali e organizzative che fanno in modo che la persona rimanga in gioco il più a lungo possibile. Al centro dell’industria del gioco d’azzardo non sarebbe, quindi, il gambling (l’azzardo), ma il gaming (il gioco).