La città delle donne a Bologna
Dal 20 al 22 ottobre a Bologna. Tre giorni di incontri per costruire la città che vogliamo. Obiettivo, migliorare la vita delle donne nella città da un punto di vista urbanistico, sociale e culturale.
“Anche se ci piace credere che la società si sia evoluta oltre i rigidi confini dei ruoli di genere, le donne e gli altri gruppi emarginati continuano a vedere le loro vite limitate da quelle stesse norme sociali che sono incorporate nelle nostre città”.
Leslie Kern, La città femminista
La città delle donne a Bologna
Con un calendario ricco di incontri, workshop gratuiti e momenti performativi, “La città delle donne”, organizzata da Associazione Spostamenti, Fondazione Barberini e Open Group, vuole promuovere e incentivare la cultura della diversità e favorire la reciproca conoscenza tra istituzioni, associazioni, imprese, privati e cittadine e cittadini.
La tre giorni si svolgerà a Bologna, dal 20 al 22 ottobre e si muoverà tra Sala Tassinari a Palazzo D’Accursio, nel cuore della città, e Fondazione Barberini, in via Mentana 2.
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Obiettivo comune, migliorare la vita delle donne nella città da un punto di vista urbanistico, sociale e culturale, cercando di agevolarne le necessità di ogni giorno.
Ma anche raccontare storie, carriere, percorsi personali, conoscendo da vicino professioniste che non si sono mai perse d’animo né di vista, in un percorso alla conquista di una piena legittimazione e rappresentanza.
La città femminista
Secondo la saggista canadese Leslie Kern, ancora oggi le donne vivono la città con una serie di barriere – fisiche, sociali, economiche e simboliche – che modellano la loro vita quotidiana attraverso dinamiche che sono profondamente (sebbene non solo) di genere.
Barriere per la maggior parte invisibili agli uomini che non contemplano le medesime esperienze, ma che si attestano come i principali responsabili delle decisioni.
Figura ispiratrice de “La città delle donne” a Bologna è Mirella Bartolotti, politica, storica, prima donna ad assumere un incarico amministrativo nel Comune di Bologna: il sindaco Giuseppe Dozza, nel 1956, le affidò – primo in Italia – la delega ai Problemi delle donne, assistenza e beneficenza. Bartolotti, allora venticinquenne, individuò subito i due grandi problemi del mondo femminile: la scarsa scolarità e la difficoltà a entrare nel mondo del lavoro. A lei e al suo impegno è dedicata questa prima edizione.
Se vuoi costruire con noi una città accessibile a tutte e tutti iscriviti al festival.