“Aemilia. La fine dell’innocenza”: a Modena un ciclo di incontri

È in calendario giovedì 22 marzo, “Aemilia. Prima e dopo la sentenza”, il primo degli incontri per riflettere sul radicamento delle organizzazioni mafiose in Emilia-Romagna. Il ciclo “Aemilia. La fine dell’innocenza” è promosso a Modena dalla Commissione contrasto alle mafie e alla corruzione del Comitato unitario delle professioni (CUP) cittadino ed è realizzato grazie alla consulenza scientifica e organizzativa della testa giornalistica Libera Radio, edita da Open Group, e dal Centro studi mafia e antimafia giustizia sociale dell’Università di Bologna.
Si tratta di appuntamenti patrocinati dal Comune della città emiliana e dedicati, come detto, a una riflessione sul radicamento delle organizzazioni mafiose nella nostra regione a partire da quanto emerso dallo storico e recente pronunciamento del tribunale di Reggio Emilia alla fine dell’ottobre 2018. Sentenza che ha attestato la presenza di una ‘ndrina attiva da anni in Emilia e nel mantovano, diretta emanazione della cosca Grande Aracri di Cutro, ma autonoma e indipendente da essa. Tra i 125 condannati, molti i nomi già presenti sia nelle informative delle forze dell’ordine nei primi anni Novanta del secolo scorso, sia in atti investigativi che hanno portato alla celebrazione di processi come Black Monkey. Con una novità, rappresentata dalla presenza complice di imprenditori e professionisti. Non si tratta, è la provocatoria tesi di riflessione degli incontri, di una situazione sulla quale già da molti anni si sarebbe potuto intervenire?
L’appuntamento del 22 marzo (Aula Magna del dipartimento di Giurisprudenza in via San Geminiano a Modena) sarà coordinato da Federico Lacche, direttore responsabile di Libera Radio. Ospiti, Marco Mescolini, Procuratore Capo di Reggio-Emilia e pm al processo Aemilia; Enza Rando, vicepresidente di Libera; Giovanni Tizian, giornalista de l’Espresso; Salvo Tesoriero, avvocato penalista.
Il secondo e il terzo incontro sono in calendario ad aprile (“New economy e dinamiche criminali. L’impresa mafiosa avvelena il mercato” e “Vecchi e nuovi mercati del caporalato”); il quarto, il quinto e il sesto a maggio (“Antiriciclaggio. Mafie 5.0”, “L’aggressione all’economia mafiosa. Oltre la confisca”, “I sistemi criminali”).
Tutti gli incontri si svolgeranno negli spazi dell’Università Unimore di Modena e sono dedicati in particolare agli iscritti agli ordini professionali, ma sono aperti alla cittadinanza.