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Dal 28 febbraio al 2 marzo Bologna presenta alla città il suo welfare, attraverso un festival diffuso, Bologna si prende cura – I tre giorni del welfare. Il cuore sarà a Palazzo Re Enzo, la Casa dei cittadini, con stand di terzo settore e istituzioni, mentre la biblioteca Salaborsa sarà la Casa delle associazioni.
Open Group sarà presente, con i suoi progetti, i suoi servizi, le sue idee e i suoi lavoratori nelle aree dedicate all’accoglienza, all’housing, ai giovani e alla rigenerazione urbana. All’appuntamento della mattina del 1 marzo, a Palazzo Re Enzo, dedicato al cohousing interverrà il presidente Roberto Lippi (il programma), a quello del 2 in Cappella Farnese centrato sull’adolescenza ci sarà invece Claudia Iormetti.
Sabato mattina ci saranno delle passeggiate nei quartieri, con tappe in chiave “welfare”. In questa occasione lo sportello Lavorienta in via abba 18/a – 18/b sarà aperto dalle ore 9.00 alle ore 13.00, come tutte le altre attività presenti nel polo Abba.
Radio Città del Capo trasmetterà in diretta dalle sedi del Festival:
giovedì 28 dalle 15.30 alle 16.30 e venerdì dalle 10 alle 11.
Radio Città del Capo si ascolta sui 94.700 e 96.250 Mhz o in streaming sul sito
BOLOGNA – Tre giorni per portare Bologna al centro del dibattito italiano sul welfare. È “Bologna si prende cura”, dal 28 febbraio al 2 marzo più 50 momenti di riflessione, proiezioni, spettacoli e sportelli informativi per discutere sulle sfide del futuro quando si parla di servizi sociosanitari, programmazione e, appunto, welfare. Simbolo dell’evento i portici, elemento caratteristico della città e bene comune per tutti i suoi abitanti. “Bologna e l’Emilia-Romagna hanno sempre rappresentato l’eccellenza su questi temi. La sfida ora è quella di dare le risposte per i prossimi anni in un momento di grandi cambiamenti sociali, economici e demografici”, ragiona l’assessore a sanità e welfare del Comune di Bologna Giuliano Barigazzi. Ad aprire i lavori un convegno sugli orizzonti del welfare a cui parteciperanno tre ricercatori di rilievo: l’epidemiologo Michael Marmot dell’University College London, il sociologo della globalizzazione all’Università Cattolica di Milano Mauro Magatti e l’economista Luigino Bruni. A seguire una tavola rotonda che metterà a confronto gli assessori al welfare di Bologna, Milano, Torino, Napoli e Cagliari.
Non solo tre giorni di eventi scientifici e specialistici, “Bologna si prende cura” punta a coinvolgere tuta la città con una serie di proiezioni al Cinema Lumière della Cineteca di Bologna e con lo spettacolo teatrale “Replay, autonarrazione di un soccorso”, un racconto partecipato guidato dall’attore e regista Matteo Belli che porterà sul palco i protagonisti del 6 agosto 2018, quando a Bologna un’azione corale di professionisti della sanità, del welfare, dei soccorsi e della sicurezza gestì l’esplosione che investì il raccordo autostradale a Borgo Panigale-Reno. A animare la tre giorni anche sei percorsi di trekking urbano (uno per ogni quartiere della città) che accompagneranno i partecipanti alla scoperta dei luoghi del welfare bolognese.
“Un festival del welfare di questo tipo in Italia ancora non esisteva – spiega la dirigente del Comune di Bologna Maria Adele Mimmi – Ci sono è vero tanti momenti di approfondimento e convegno, ma noi abbiamo scelto di raccontare i servizi e coinvolgere tutta la cittadinanza”. Proprio per questo dal 28 febbraio al 2 marzo due luoghi simbolo di Bologna, Palazzo Re Enzo e la Salaborsa, si trasformeranno in location dove tutti gli interessati potranno toccare con mano cosa vuol dire fare welfare nel 2019. Palazzo Re Enzo si trasformerà nella “casa dei cittadini” e, tra workshop, laboratori e sportelli, ospiterà anche la mostra su 100 anni di welfare bolognese, un percorso espositivo che si snoderà dal racconto del primo sindaco socialista di Bologna Francesco Zanardi, famoso per le aver venduto durante la Prima Guerra Mondiale il pane al prezzo della farina, alle recentissime Case della Salute che stanno nascendo in città. La centralissima piazza coperta della Biblioteca Salaborsa si trasformerà invece nella “Casa delle associazioni”, dove le tante associazioni non profit presenteranno le proprie attività e condurranno i cittadini in visite guidate capaci di raccontare il terzo settore bolognese grazie al teatro dell’improvvisazione. (Giovanni Stinco)
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