
Un centinaio di persone ha affollato la sala della Mediateca di San Lazzaro di Savena in occasione del settimo compleanno del MIP- la modoteca Igor Pallante. Nella cornice del centro di documentazione moda, dopo uno swap party (in italiano la festa del baratto) che ha coinvolto donne e uomini di tutte le età, è avvenuta anche la presentazione del secondo numero dei Quaderni di Marakanda. La pubblicazione, a cadenza annuale curata da Sara Ugolini (docente di psicologia dell’arte ed esperta di art brut) e promossa da laboratorio creativo di Open Group, ripercorre le esperienze dell’atelier nel mondo della moda e della creatività, ma solleva anche alcuni importanti quesiti: i laboratori artistici protetti possono trasformarsi in opportunità di lavoro per le persone con disabilità? Nei Quaderni spazio anche al racconto di altre esperienze e realtà che come Marakanda lavorano nell’atelierismo e nell’universo dei laboratori creativi.
All’incontro ha partecipato anche Miriam Gardoni, la fashion designer con la quale Marakanda ha realizzato la capsule collection per No Brand like Marakanda: “come tutte le storie che si ricordano con affetto la collaborazione con Marakanda ha avuto un inizio del tutto inaspettato, con una telefona in una mattina di dicembre”, ha raccontato alla platea. “Quando mi hanno proposto di lavorare con loro il mio sì è stato immediato. A Marakanda mi sono subito sentita a casa. Una casa artistica, ma anche fisica e di relazione”.
A chiudere il pomeriggio non poteva mancare la ormai classica sfilata dei gilet del laboratorio.
Questa linea è il frutto dell’incontro tra la creatività di giovani studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e quella degli utenti del centro: i ragazzi si sono lasciati ispirare dai disegni e dai motivi grafici che le persone con disabilità realizzano a Marakanda e hanno dato vita ai diversi capi.
Ecco qualche scatto dall’evento