“Nonostante avessi preso le distanze dalla cocaina sentivo ancora che certi demoni non erano spariti”. Il percorso di M. nel mondo delle sostanze.
“In quella fase della mia vita ho incontrato la cocaina – racconta –. Ho conosciuto il mostro che però vedi solo dopo un po’ di tempo”. M. parlerà della sua esperienza con le sostanze e del suo percorso terapeutico durante l’evento “Oltre lo specchio. La cocaina tre mito e realtà” organizzato da Open Group, che da anni lavora in collaborazione con i servizi del territorio per supportare le persone che stanno affrontando un percorso di uscita dalla dipendenza. L’incontro, aperto a tutti, si svolgerà online mercoledì 23 giugno dalle ore 10, con una diretta streaming sulla nostra pagina Facebook. Un evento realizzato in media partnership con Bologna Today.
“C’è stato un momento in cui avevo quasi smesso, usavo la cocaina sporadicamente e frequentavo dei servizi di cura privati – continua M. – . Poi però ho avuto un’altra delusione amorosa, altra depressione e sono passato al crack”. Dopo un anno di assunzione ha perso il controllo, arrivando a consumare anche dieci grammi di crack al giorno. “Ricordo di essere stato molto male e di essermi trascinato in ospedale. Dopo una serie di controlli i medici hanno scoperto un infarto, io non mi ero accorto di nulla. Per fortuna i danni non erano tali da rischiare la vita, ma ci sono andato vicino”.
La paura e la rabbia per le condizioni precarie hanno spinto M. a intensificare gli incontri con la sua psichiatria e a rivolgersi anche ai servizi sanitari per le dipendenze patologiche, passando anche per i Timeout, un gruppo terapeutico della Rupe, comunità di accoglienza di Open Group. “Ho iniziato con incontri singoli e poi di gruppo con altri consumatori – conclude –: questo mi ha aiutato ad uscirne”.
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