‘Pillole di pedagogia interculturale’: l’accoglienza come ricchezza
Un corso online per approfondire la multiculturalità nei contesti dell’accoglienza. L’approccio sarà quello della pedagogia interculturale .

Pillole di pedagogia interculturale: il corso
L’Associazione di volontariato Emiliani, che da anni collabora con Open Group, mercoledì 10 novembre alle ore 21.00 terrà il webinar online ‘Pillole di pedagogia interculturale: l’approccio interculturale nella relazione con bambini e famiglie di origine straniera’. L’incontro è rivolto a 15 famiglie accoglienti di Zola Predosa e del progetto Cicogna e sarà tenuto da Elisa Maria Francesca Salvadori, dottoranda di ricerca in Scienze Umane (curriculum pedagogia) presso l’Università degli Studi di Verona e precedentemente responsabile della formazione nel contesto del Terzo settore.
Nel corso si rifletterà sui temi di cultura, intercultura, identità e differenze. Attraverso lo strumento della pedagogia interculturale si approfondiranno le dimensioni del dialogo, del confronto e relazione nell’ambito della multiculturalità. L’obiettivo è di centralizzare le persone e le loro storie, valorizzando le differenze come opportunità di confronto e apprendimento per ciascuno e per la collettività. Il prefisso ‘inter’ sta ad indicare proprio questo: la relazione in cui si cresce, lo scambio che arricchisce.
Ricevere presso di sé: l’accoglienza del progetto Cicogna
‘Ricevere presso di sé, ammettere nel proprio gruppo’, ‘accettare, approvare’, ‘ricevere nella propria casa, soprattutto con riguardo al modo, al sentimento, alle manifestazioni con cui si riceve’: queste sono solo alcune delle definizioni del verbo accogliere. Per Open Group accogliere è aprirsi all’alterità e creare spazio, in noi ed intorno a noi, per l’altro/l’altra.
È questo che, oramai da anni, fa il progetto Cicogna: si occupa di dare accoglienza a bambini tra gli 0 e i 6 anni allontanati dalle famiglie di origine per situazioni di gravi pregiudizi nei loro confronti. La comunità, nata nel 2004, opera in stretta collaborazione con il Comune di Bologna. In questi anni di attività ha accolto più di 70 minori, lavorando assieme alle famiglie volontarie, ai Servizi Sociali di competenza e a realtà che ne condividono i valori.