Open Studio, il nuovo servizio per le dipendenze
Open Studio è un progetto e un luogo che si rivolge a persone con uso problematico di sostanze che non vogliono orientarsi ai servizi tradizionali. Lo Studio offre consulenze e percorsi di distacco dalla sostanza.
Open Studio: privacy, discrezione, consulenza
Open Studio è un progetto e un luogo che si rivolge a persone con uso problematico di sostanze che non vogliono orientarsi ai servizi tradizionali. Lo Studio, creato e gestito da Open Group, offre consulenza psicologica, percorsi motivazionali e di distacco dalla sostanza.
I percorsi intrapresi con ogni utente indagano i fattori – fisici, mentali, economici, relazionali – che hanno portato la persona a sviluppare un consumo problematico di cocaina. Il valore aggiunto di Open Studio è la riservatezza: la tutela della privacy delle persone che si rivolgono al servizio è tra le priorità del lavoro delle professioniste e dei professionisti di Open Studio.
Per ricevere ulteriori informazioni, o per prenotare una consulenza: openstudio@opengroup.eu | 366 6320726
Dipendenza da cocaina, il contesto bolognese
Il fenomeno del cocainismo è sempre più diffuso: si può parlare si normalizzazione e trasversalità dei consumi per età e classe sociale. Il “Rapporto 2021 sulle dipendenze in area metropolitana” dell’Osservatorio Epidemiologico Metropolitano Dipendenze Patologiche dell’Azienda Sanitaria di Bologna illustra chiaramente la situazione relativa al consumo di sostanze del territorio. Nel 2020, rispetto all’anno precedente, è diminuito del 60% il numero di decessi per overdose; in diminuzione anche le consumatrici e i consumatori problematicə di eroina e di cannabis. A crescere è invece il numero di persone che consumano cocaina, e con esso la quantità di persone che si rivolgono all’Unità Mobile Metadone.
La cocaina è ormai una sostanza accettata socialmente ed è una delle droghe emergenti. La dipendenza e l’abuso di cocaina possono, però, avere diverse implicazioni sia da un punto di vista psicologico, che fisico – alle volte irreversibile -, ma anche relazionale, sociale, legale. Nei casi di consumo problematico della sostanza, quindi, è necessario pensare a un intervento mirato e con strumenti specifici.