Autore: Redazione

Il lavoro di Open Group nel Programma PIPPI

Formazione per le équipe multidisciplinari

“Accompagnare le famiglie e le équipe multidisciplinari nel Programma PIPPI”: è questo il titolo della formazione che Open Group terrà domani, 22 marzo 2023, a Portogruaro. La giornata di formazione è rivolta a insegnanti, educatori ed educatrici, assistenti sociali, psicologi e psicologhe, pediatri e pediatre che sono parte dell’équipe multidisciplinare che lavora a contatto con le famiglie vulnerabili del territorio.

L’incontro sarà condotto in collaborazione con la dottoressa Anita Zanco detto Franco, Assistente Sociale e Referente Territoriale del Programma PIPPI per l’Ambito Sociale del Veneto Orientale e con le Assistenti Sociali e Coach PIPPI Flavia Mio ed Eliana Gusso.

Open Group, già attiva sul Programma PIPPI a Bologna, nella città di Ferrara e nell’Alto Ferrarese, si inserisce ora anche nel Programma PIPPI della zona del Veneto orientale.

Programma PIPPI, background e contesto

Il Programma di Intervento Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione (PIPPI) nasce per rispondere al bisogno di ogni bambino e di ogni bambina di crescere in un ambiente stabile, sicuro, protettivo e “nutriente”.

Con quest’obiettivo, PIPPI prevede di operare in modo da contrastare attivamente le situazioni che favoriscono le disuguaglianze sociali, la dispersione scolastica, le separazioni inappropriate dei bambini e delle bambine dalla famiglia di origine. Si lavora per individuare delle azioni di carattere preventivo che non solo accompagnino il bambino o la bambina, ma che tengano in considerazione l’intero nucleo familiare in situazione di vulnerabilità. Queste azioni consentono l’esercizio di una genitorialità positiva, responsiva e responsabile e rispondono ai bisogni evolutivi del/della bambino/a.

Il Programma PIPPI è un LEPS

Il Programma PIPPI rientra, da quest’anno, tra i Livelli essenziali di prestazione sociale (LEPS).

I LEP sono quei livelli minimi di servizi e prestazioni che, secondo quanto stabilito dall’articolo 117 della Costituzione, devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. Il compito di definirli spetta esclusivamente allo Stato, ma alla loro realizzazione competono anche i diversi enti territoriali (Regioni, Province e Comuni).

I LEP vengono determinati a partire dall’individuazione dei diritti civili e sociali che si intendono garantire sul territorio nazionale. In Italia si tratta di quattro ambiti:

  • diritti connessi all’istruzione e alla formazione
  • diritti connessi alla salute
  • diritti connessi all’assistenza sociale
  • diritti connessi alla mobilità e al trasporto.

Il Programma PIPPI è un LEP che riguarda l’area dell’assistenza sociale. Il Programma, quindi, ha fissato un nuovo standard nell’intervento con bambine, bambini e famiglie vulnerabili.

PIPPI stabilisce che il lavoro di équipe debba coinvolgere anche le scuole, il servizio sociale, il/la pediatra di libera scelta, il/la psicologa e le famiglie accoglienti del territorio. L’équipe multiprofessionale così composta si muove per mettere in rete la famiglia vulnerabile con tutto il mondo del bambino o della bambina. L’obiettivo è rispondere in modo diretto alle sue esigenze e coinvolgere la famiglia in un percorso di (re)integrazione sociale.

Giornate FAI di Primavera, riapre Claterna

La pittura romana al museo della città di Claterna

In occasione delle Giornate FAI di Primavera il Museo di Claterna propone un’apertura straordinaria con visite guidate tematiche per sabato 25 marzo e domenica 26 marzo.

Le visite, organizzate dal museo in collaborazione con il FAI e condotte da Open Group, racconteranno la pittura romana al Museo di Claterna. Il tema proposto si ispira alla mostra “I pittori di Pompei”, ospitata dal Museoh Civico Archeologico di Bologna tra il 2022 e il 2023.

Le radici storiche delle pitture neoclassiche che ricoprono sei stanze a Villa Isolani, dimora storica di Ozzano dell’Emilia, vanno ricercate nel gusto della pittura di età romana. Le semplici riquadrature e gli elementi vegetali della villa ozzanese trovano confronti nei frammenti dipinti del Museo di Claterna, con il quale dialogano.

Nell’introduzione alla visita racconteremo il collegamento topografico e artistico fra Claterna e Villa Isolani. Proseguiremo con il viaggio nel tempo claternate per capire chi fossero i pittori in età romana, come e dove lavorassero, quali motivi decorativi utilizzassero. Scopriremo come gli affreschi antichi parlano della vita quotidiana dell’epoca: il banchetto, momento sociale e politico fondamentale delle élite romane, il teatro, il lavoro degli artigiani.

Modalità di accesso e prenotazione

È possibile partecipare alle visite guidate in uno di questi giorni e orari:

  • sabato 25 marzo alle 15;
  • sabato 25 marzo alle 16;
  • sabato 25 marzo alle 17;
  • domenica 26 marzo alle 15;
  • domenica 26 marzo alle 16;
  • domenica 26 marzo alle 17.

Le visite avranno la durata di un’ora ciascuna. L’ingresso è gratuito con prenotazione alla pagina del FAI a questo link.

Il punto di ritrovo per le visite guidate sarà al secondo piano del Palazzo della Cultura (Piazza Allende 18, Ozzano dell’Emilia – BO).

Le Giornate FAI di Primavera

La 31° edizione delle Giornate FAI di Primavera, che si terrà tra il 25 e il 26 marzo, cittadine e cittadini avranno la possibilità di visitare oltre 700 luoghi distribuiti in oltre 400 città italiane, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti.

Un fine settimana con un unico protagonista: il patrimonio di storia, arte e natura italiano. Tra le proposte non mancheranno visite guidate a borghi storici, percorsi naturalistici ed esperienze all’interno di spazi verdi – parchi, giardini storici, cortili e orti botanici.

Un’occasione unica per immergersi nell’arte e nella natura e per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.

Cos’è il Museo di Claterna

In un contesto accogliente e luminoso il museo si apre ai visitatori e alle visitatrici, guidandolə nel passato: oggetti antichi, disegni ricostruttivi, fotografie e testi si mescolano gli uni agli altri fino a creare un racconto lungo quanto la storia di una città romana della nostra regione: Claterna.

La storia di Claterna è fatta soprattutto di piccoli gesti, quelli degli uomini, delle donne, e di tuttə coloro che l’hanno abitata, vissuta, cambiata e, alla fine, abbandonata.

È il settore Patrimoni culturali di Open Group a curare le visite guidate e i laboratori didattici del Museo della Città Romana di Claterna.

È nata Oplà, la learning academy di Open Group

Oplà, un salto per superare l’ostacolo.
Oplà è la Open Group learning academy, il nostro hub del sapere e la prima a nascere da una cooperativa sociale.
Abbiamo immaginato un hub per lo sviluppo delle competenze professionali di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del settore dei servizi alla persona: quelli di Open Group, ma anche i professionisti di enti pubblici e privati, imprese sociali e terzo settore.

“Con Oplà vogliamo mettere a disposizione di chi opera o vuole operare nei servizi alla persona e alle comunità le esperienze, le idee e le competenze che Open Group ha sviluppato negli anni – dice Anna Rita Cuppini, la nostra direttrice generale –. L’obiettivo è far crescere le professioniste e i professionisti di domani, creando una rete territoriale con istituzioni e imprese”.

Come è strutturata Oplà?

Dall’infanzia ai minorenni e le famiglie, dai giovani alla disabilità, dalle dipendenze a migranti, gestione dei patrimoni culturali, minorenni e genitorialità, housing sociale e disagio adulti, fino alla normativa, Oplà prevede un’offerta di corsi differenziati per 10 settori di competenza e per ruoli. Saranno quindi affrontate tutte le tematiche utili per chi lavora nei servizi alla persona e alle comunità.

Ogni percorso sarà strutturato per sviluppare sia competenze di base trasversali per chi è agli inizi del proprio percorso professionale, sia quelle più tecniche e specialistiche per chi ha ruoli manageriali e di coordinamento.

Oplà offrirà, infine, percorsi formativi su misura, costruiti secondo le caratteristiche e le esigenze di organizzazioni pubbliche, private e non profit.

Un sito web, una piattaforma con videocorsi, formazioni e consulenze in modalità sincrona, asincrona, in presenza e online. Sarà un’academy in forma ibrida, per garantire occasioni costanti di social learning e interazioni fra pari.

 

Le quattro aree di Oplà

  • Opportunities: ha al centro professioni, ruoli e specificità aziendali. All’interno di quest’area si raccolgono tutte le attività formative che abilitano le persone a operare nei servizi di Open Group.
  • Point of view: quest’area raccoglie la formazione trasversale e digitale. Ambisce, quindi, a supportare le persone nello sviluppo di competenze non strettamente legate al ruolo professionale.
  • Life Beat: è l’area in cui raccontiamo la vera essenza di Open Group, i valori, le storie le visioni strategiche.
  • All right: vogliamo lavorare bene, e vogliamo rispettando tutte le regole. Proprio per questo abbiamo creato All right, lo spazio di Oplà che raccoglie la formazione obbligatorie per legge, come quella sulla sicurezza.

Un viaggio all’insegna di competenze, innovazione ed eccellenza: questo è, per noi, Oplà

Condividiamo esperienze e attiviamo nuove competenze per formare le persone di Open Group e far crescere le professioniste e i professionisti di domani.

Progetto Digi Teachers, i primi risultati

Fase uno del progetto Digi Teachers

Digi Teachers Working Online è un progetto finanziato dall’Unione Europea che approfondisce due temi di fondamentale valore per Open Group: la formazione digitale e l’educazione per le persone con fragilità. Il suo obiettivo è stimolare e accrescere le competenze digitali delle professioniste e dei professionisti dell’educazione, nell’ambito dell’insegnamento e dell’istruzione delle persone con fragilità.

Il progetto è stato avviato con un sondaggio sulle competenze digitali degli e delle insegnanti per comprendere quali competenze digitali e pedagogiche servono al personale educativo per migliorare nell’insegnamento a distanza/online. Tra gli aspetti esplorati anche le abilità da sviluppare per rispondere a bisogni educativi speciali nel contesto dell’e-learning.

Il sondaggio è stato sottoposto a 200 professioniste e professionisti dell’educazione in quattro diversi Paesi: Italia, Germania, Finlandia, Spagna.

I risultati del sondaggio

Dal sondaggio sono emersi i seguenti punti chiave:

  • le e i docenti sono in grado di realizzare autonomamente presentazioni, fogli di lavoro e immagini;
  • tra gli aspetti che il personale educativo deve migliorare c’è la conoscenza dei seguenti strumenti digitali: ufficio MS, campus virtuali, metodi pedagogici generali, e-attività, apprendimento di nuove app, nuove tendenze, classe capovolta, ludicizzazione, creazione di corsi online e montaggio di video didattici;
  • durante il periodo di lock-down dovuto al Covid-19, le e i professionisti della pedagogia hanno sperimentato l’efficacia dei seguenti metodi di insegnamento: attività online tramite videochiamate, video, giochi online, fogli di lavoro online, quiz, presentazioni online, condivisione di materiali e tutorial;
  • l’insegnamento ibrido (sia in presenza che online) è ritenuto un buon metodo per rendere le attività accessibili anche a coloro che non possono partecipare in presenza. Non sono assenti, tuttavia, alcune criticità: per l’insegnante è complesso comunicare in modo efficace per due diversi contesti, quello in presenza e quello virtuale;
  • l’utilizzo di strumenti digitali in ambito pedagogico incrementa la motivazione e l’attivazione dei e delle partecipanti.

Il contesto di Digi Teachers

Digi Teachers è un progetto coordinato dalla Finnish Foundation Live, che coinvolge partner provenienti da Finlandia, Germania, Italia, Spagna e Belgio. L’iniziativa nasce nel 2022 quando, con il diffondersi delle Didattica a Distanza (DAD), si è notato che gli e le studenti con fragilità possono trarre benefici dall’insegnamento online. La DAD ha inoltre evidenziato la caratteristica della flessibilità delle nuove metodologie didattiche. Ad oggi, infatti, i percorsi educativi possono avvenire a distanza, possono essere dilatati nel tempo, possono richiedere o meno l’utilizzo di dispositivi tecnologici. In questo contesto di evoluzione e digitalizzazione diventa quindi necessario creare spazi, modelli e strumenti che permettano alle e ai professionistə dell’educazione di sviluppare competenze adeguate alle nuove tecniche educative e didattiche.

Fantoni risponde a un bisogno dell’abitare

Letti singoli in una stanza in penombra

L’accoglienza della struttura Fantoni

Ventitré posti letto per persone che hanno un lavoro ma non hanno una casa, e che possono contribuire in minima parte alla gestione dello spazio e delle spese. La struttura Fantoni, dormitorio del Piano Freddo e da quattro anni servizio destinato alla transizione abitativa, risponde oggi a un nuovo bisogno.

Due grandi camerate allestite al piano terra, una cucina comune, una zona con i tavoli dove si cena, un biliardino, un divano posizionato di fronte al televisore, uno spazio esterno con qualche animale da cortile: sono questi gli ambienti che compongono il servizio e che le persone accolte chiamano “casa”.

Un sostegno verso l’autonomia

Una delle persone per cui Fantoni è casa si chiama Malan Kassama. Ha 37 anni, è originario della Guinea Bissau ed è in Italia dal 2017. “Ho cercato ovunque una sistemazione, in città e in provincia, ma tutti mi hanno chiesto un contratto a tempo indeterminato, fideiussioni bancarie o garanzie che non ho”, racconta a Il Post. E così Kassama si è trovato a dormire in strada per cinque mesi. Un lavoro nel settore della logistica con il turno che inizia alle 4 di mattina e un inquadramento contrattuale precario. Dopo il periodo trascorso senza una casa, Kassama è stato accolto nella struttura Fantoni. “Qui mi trovo bene. Condividere la camerata e le preoccupazioni con altri lavoratori senzatetto è un sollievo. Spero di riuscire, prima o poi, a portare in Italia mia moglie e i miei figli”.

All’ingresso della struttura di via Francesco Fantoni, un’ex casa colonica ristrutturata nel 2019, è presente anche una bacheca sulla quale consultare le offerte di stanze o casa in affitto in città. L’équipe di Fantoni supporta attivamente le persone accolte nella ricerca di un alloggio proprio, nell’ottica di favorire percorsi di autonomia.

Open Group si occupa della gestione della struttura in via Francesco Fantoni, nella periferia a est di Bologna, nel contesto del Consorzio L’Arcolaio e per conto del Comune di Bologna.

Difficoltà dell’abitare: peculiarità del bolognese

Sul territorio del bolognese sono numerose le persone che lavorano ma che non hanno un contratto regolare e che per questo faticano a trovare una casa o una stanza da prendere in affitto. Le proprietà degli immobili spesso richiedono “garanzie solide” agli affittuari e alle affittuarie, incluso un contratto di lavoro stabile. Quando la precarietà lavorativa è vissuta da persone migranti, va anche considerato il particolare assetto della rete di sostegno, spesso meno capillare di quella di cui dispongono le persone cresciute sul territorio.

A Bologna, poi, le case sono pochissime e trovarne una è complicato per chiunque. Il turismo crescente, la presenza di un’Università d’eccellenza e le possibilità lavorative generano un’elevata domanda di alloggi, che provoca la crescita dei prezzi.

Le richieste allo sportello digitale Cookies

Fame di Cookies?

In Open Group c’è una gran fame di Cookies! E no, non abbiamo deciso di produrre biscotti. Cookies è lo sportello gratuito di supporto e consulenza sul digitale per le persone della cooperativa. Allo sportello si può accedere gratuitamente, il lunedì dalle 14.30 alle 15.30 e il venerdì dalle 9 alle 10, con due modalità:

  • in presenza, nella sede centrale di Open Group (via Milazzo 30, Bologna), senza necessità di prendere appuntamento;
  • online, prenotando la propria consulenza a questo link.

Grafica informativa su Cookies, lo sportello di consulenza e supporto sul digitale per le persone di Open Group

Quali richieste vengono rivolte allo sportello digitale?

Cookies si sta rivelando un aiuto concreto per il lavoro delle persone della cooperativa. Lo sportello offre consulenza e supporto su strumenti digitali e tool utili, sull’ideazione di nuove progettualità in ambito digitale, sull’implementazione di azioni legate – anche solo trasversalmente – all’universo digitale.

Dal gong dell’apertura ad oggi, lo sportello è stato attivo a pieno ritmo. Che cosa hanno chiesto, esattamente, le persone di Open Group a Cookies?

Tool e social network

  • La piattaforma Canva ha riscosso notevole interesse. Canva è uno strumento di progettazione e pubblicazione online che consente a chiunque di progettare prodotti grafici sia per uso digitale che per la stampa. Cookies ha supportato, e continua a supportare, le colleghe e i colleghi della cooperativa che vogliono sperimentarsi nella creazione di presentazioni brillanti, da quelle più classiche a mo’ di Power Point a quelle videoregistrate. Tante persone si sono rivolte allo sportello digitale per capire come realizzare report dinamici e innovativi, nei quali il taglio infografico sia centrale. Con Canva abbiamo lavorato anche a flyer e volantini pensati per la stampa. Cookies ha dato un supporto a 360° nella produzione di questi materiali: dal formato ai testi, passando per il font e gli ingombri, senza dimenticare la palette cromatica e i margini.
  • Instagram, Facebook, TikTok, Whatsapp, Discord, Reddit, Telegram: i social network che ci danno la possibilità di accrescere la visibilità dei progetti ai quali lavoriamo sono tantissimi. Quale piattaforma social fa al caso mio? Quali sono le strategie da adottare per una comunicazione efficace sui social network? Meglio un video, una foto o un testo? Cos’è un hashtag? E una storia? Cookies dà supporto nello sviluppo di strategie, linguaggi e format per i social network.
  • Quello di Google è un universo vastissimo, come sappiamo tuttə. Non sono poche le persone di Open Group che si sono rivolte a Cookies per scoprire le possibilità dei prodotti Google.
  • C’è anche chi si è rivoltə a Cookies per scoprire quali tool utilizzare per creare lavagne digitali (Padlet è una buona soluzione) o di mappe mentali (in questo caso, è stato suggerito Coggle).

Comunicazione

  • Come si crea e come di distribuisce un podcast? Cookies ha risposto anche a questa richiesta.
  • Migliorare la comunicazione a distanza: questa è un’altra delle esigenze che sono state manifestate a Cookies in questo primo mese di attività. Le esperte dello sportello digitale hanno guidato singole persone o team alla scoperta delle numerose funzionalità di piattaforme come Zoom, Teams o Google Meet.

Organizzazione e ottimizzazione

  • Asana, Trello, Notion: che cosa sono? Si tratta di applicazioni che aiutano a gestire il lavoro quotidiano, sia individuale che in team, e che aiutano a operare in modo efficiente. Le richieste rivolte a Cookies rispetto all’organizzazione e all’ottimizzazione dei flussi di lavoro sono state molte.
  • “Come posso rendere la mia presentazione più ingaggiante e interattiva?”: a Cookies questa domanda è stata posta sei volte solo nelle ultime due settimane. La piattaforma Genially può essere, in questo caso, una buona risposta. Le sue logiche di gaming permettono di costruire prodotti altamente interattivi e di ingaggio come cartoline virtuali interattive, escape room e quiz.

Quindi, la senti la fame digitale? Abbiamo (i) Cookies per te!

Gruppo numeroso di persone sedute su panche di legno con schienale sotto una grande tettoia ascoltano qualcuno o guardano qualcosa.

I contest Open Future del 2023

Visioni e percorsi di sostenibilità

Open Group lancia una nuova chiamata all’azione diretta alle persone della cooperativa: un’iniziativa per stimolare tuttə a inventare nuove strategie volte a ridurre l’impatto ambientale dell’azienda e a costruire percorsi di riflessione sulla parità di genere.

Anche quest’anno ci sarà modo di competere per rendere la nostra cooperativa sempre più attenta e al passo con i cambiamenti socio-ambientali in atto.

Da sempre in Open Group la sostenibilità è rivolta al benessere del Pianeta ma anche a quello della sua comunità. Per questo motivo, quest’anno i contest abbracciano tre tematiche: risparmio energetico e consumo consapevole, economia circolare e pratiche di riutilizzo creativo e, novità di questa edizione, superamento degli stereotipi culturali e dei pregiudizi.

Siamo convintə che ognunə nel proprio piccolo possa fare la differenza. Ogni persona può prendere parte a un cambio di paradigma, esprimendo la propria creatività e divertendosi nel farlo.

I contest Open Future

  • Open Green

Open Green giunge, quest’anno, alla sua terza edizione.

Il suo obiettivo è diffondere stili di vita più sostenibili incentivando il risparmio energetico e la riduzione degli sprechi nei servizi. Possono aderire tutti i servizi di Open Group che prevedono la gestione delle utenze di luce e gas da parte di Open Group. Open Green è rivolto a tuttə quellə che spengono le luci quando escono dalla stanza e chiudono il rubinetto mentre si lavanoi denti.

  • L’ARTEfatto senza impatto

È il contest pensato per le persone di Open Group dall’indole creativa, in grado di dare nuova vita a scarti e rifiuti delle nostre strutture, rendendoli preziosi manufatti artistici, o di stimolare l’immaginario attraverso foto e video che catturino storie originali di sostenibilità. È possibile partecipare ai contest presentando un’opera pittorica, oppure un lavoro scultoreo, oppure un prodotto fotografico o videografico.

  • #sonosoloparole

Da tempo Open Group ha adottato una visione che mette al centro la persona, indipendentemente dalla sua identità di genere. Questo approccio si traduce anche nella scelta di usare un linguaggio inclusivo e attento alle diversità e alle complessità che ci circondano. Per questo motivo il terzo contest di questa edizione ha lo scopo di raccogliere idee ed espressioni artistiche che possano veicolare messaggi chiari ed efficaci per promuovere la parità dei generi e il superamento degli stereotipi in senso lato.

Le categorie in cui cimentarsi sono tre: scrittura, fumetto, foto-video.

Tre persone chiacchierano accanto a una bici rossa con un grande cesto scuro che contiene libri.

Partecipazione ai contest

Per partecipare basta scegliere uno dei tre temi e compilare il form corrispondente entro il 22 marzo.

  1. Open Green
  2. L’ARTEfatto senza impatto
  3. #sonosoloparole

Chiuse le iscrizioni ci sarà tempo fino al 30 novembre 2023 per realizzare la propria proposta.

Per concorrere in “L’ARTEfatto senza impatto” e in “#sonosoloparole” è necessario presentarsi in gruppi. Sono favoriti i gruppi composti da più servizi.

Tutti i dettagli del regolamento si possono leggere qui.

Servizio Civile 2023: il calendario colloqui

Persone in piedi disposte a semicerchio stanno avendo una conversazione. La foto è scattata all'aperto. Sullo sfondo il cielo azzurro, edifici simmetrici e un albero.

 

Alleghiamo di seguito le date e gli orari dei colloqui per le candidate e i candidati che hanno fatto domanda per una posizione presso Open Group nel contesto del Servizio Civile Universale 2023-2024.

Coloro che, pur avendo inoltrato la domanda, non si presentassero al colloquio nel giorno stabilito senza giustificato motivo, saranno escluse/esclusi dalla selezione per non aver completato la relativa procedura.

Per qualsiasi informazione potete scrivere a serviziocivile@opengroup.eu.

Qui i progetti e i relativi calendari:

DaFF: Da Ferite a Feritoie

IsO: Indipendenze Sociali

SISMaG: sostegni integrati al maternage genitoriale

PHP: People Have the Power

Nella fotto vediamo l'interno di un mezzo di trasporto pubblico - probabilmente un bus. La foto è simmetrica, con prospettiva centrale e sui toni del grigio.

Mobilità sostenibile: le azioni di Open Group

La convenzione con Tper e il Comune

Praticare il concetto di sostenibilità significa, per Open Group, portare al centro dell’attenzione maggiore giustizia e inclusione. Questi obiettivi spingono la cooperativa a ridisegnare azioni e rafforzare partnership locali.

Open Group ha da tempo raccolto la sfida di perseguire la sostenibilità fino a renderla, sempre di più, filo conduttore delle proprie traiettorie strategiche. Questo significa per noi contribuire a prenderci cura del pianeta, partendo dai territori e da chi li abita. L’approccio della cooperativa è culturale, ma al tempo stesso fortemente concreto e consapevole.

È in quest’ottica che, a gennaio 2023, Open Group ha attivato una convenzione con Tper Spa e il Comune di Bologna per agevolare le persone della cooperativa negli spostamenti casa-lavoro.

L’agevolazione riguarda gli abbonamenti personali annuali al trasporto pubblico urbano ed extraurbano. La riduzione è sostanziosa: per fare un esempio, l’abbonamento urbano di Bologna costa, per le persone di Open Group, 150 euro anziché 300.

Questa azione rientra nelle nostre politiche di welfare pensate per migliorare il benessere di lavoratori e di lavoratrici, con un’attenzione sempre rivolta al nostro impatto sull’ambiente.

Scegliendo una mobilità più sostenibile è possibile ridurre le emissioni di C02e di contenere, allo stesso tempo, il costo dei viaggi.

I benefici della mobilità sostenibile

Numerosi studi dimostrano che un maggiore impiego di risorse pubbliche per migliorare il sistema dei trasporti – puntando sui servizi pubblici, condivisi e più ecosostenibili – contribuisce alla crescita dell’occupazione e del complessivo sistema economico locale. Le città diventano così più vivibili.

Una mobilità più responsabile comporta:

  • il miglioramento della qualità dell’aria e la riduzione dell’inquinamento dovuto alle emissioni climalteranti;
  • un incremento della sicurezza e della salute di cittadini e cittadine, anche per la riduzione del traffico e dello stress associato agli spostamenti;
  • una migliore conciliazione della vita lavorativa con quella privata;
  • maggiore produttività ed efficienza nel contesto professionale.

Le azioni che Open Group sta realizzando nell’ambito della mobilità sostenibile prevedono il coinvolgimento e la partecipazione attiva di lavoratori e lavoratrici. La convinzione della cooperativa è che un percorso di sostenibilità possa essere davvero incisivo se tratteggiato con il contributo di tutta la comunità di Open Group.

Marakanda al BOOMing Contemporary Art Show

L’artista di Marakanda al BOOMing Art Show

Valentina Bruni, una delle persone che frequenta il nostro atelier artistico protetto “Marakanda”, è tra ə artistə che presenteranno le proprie opere al BOOMing Contemporary Art Show. BOOMing è la fiera d’arte contemporanea che si terrà dal 2 al 5 febbraio negli spazi di DumBO (via Casarini 19, Bologna).

Sin dal suo inserimento, nel 2021, Valentina Bruni abbraccia il progetto artistico del laboratorio “Marakanda” e le tendenze dell’Outsider Art, esprimendo un interesse vivissimo verso la moda e il disegno. La passione dell’artista dà vita a numerose opere, solitamente realizzate su fogli 50×70 centimetri, nei quali sono raffigurate sequenze di quattro o cinque ragazze. I lavori, nel loro insieme, danno vita a delle vere e proprie linee di giovani donne, o “Girls”, come le definisce l’autrice.

Le sequenze sono apparentemente simili; a uno sguardo attento, però, si differenziano notevolmente l’una dall’altra. Gli accessori e gli abiti delineano chiaramente la personalità di ognuna delle “Girls”, rendendole interessanti da osservare sia una a una che in un continuum.

La terza edizione della fiera d’arte contemporanea a DumBO

La fiera d’arte contemporanea BOOMing Contemporary Art Show torna a Bologna dal 2 al 5 Febbraio 2023 per raccontare la contemporaneità più urgente. Lo fa toccando una serie di temi estremamente attuali, che vanno dall’ambiente al futuro precario.

BOOMing Contemporary Art Show è la fiera d’arte contemporanea che vuole scardinare il concetto di “emergente” per collegarlo al significato letterale dell’essere in procinto di emergere e della necessità di far emergere. In questo senso, l’aggettivo “emergente” rimanda al duplice significato del sostantivo “emergenza”. Emergenza come urgenza, ma anche emergenza come momento di criticità portatore di cambiamenti. BOOMing rivolge la sua attenzione a gallerie, associazioni e spazi di ricerca che mostrano particolare sensibilità nella selezione degli artisti e delle artiste. Le autrici e gli autori che esporranno alla fiera, infatti, sono individuati sulla base dei temi, della personalità, dell’incarnazione di un’arte umana.

BOOMing si svilupperà su quattro rinnovate sezioni tematiche, come sempre dedicate all’arte contemporanea emergente, (ri)generatrice e urgente: Sprout(z), Generation(z), Feminism(z) e 7 Day(z) For Future.

Orari e biglietti dell’Art Show

2 febbraio 2023 ore 20 – 24
3 febbraio 2023 ore 16 – 24
4 febbraio 2023 ore 15– 24
5 febbraio 2023 ore 11 – 20

È possibile acquistare il proprio biglietto qui.

ComCades2, formazione europea per Open Group

Il progetto ComCades2

Si è da poco conclusa l’ultima settimana di attività del progetto pilota Erasmus+ Comcades2 a Manresa (Spagna), al quale hanno partecipato 16 professioniste e professionisti da tutta Europa. Tra queste/i, due colleghə di Open Group.

ComCades2 è un progetto europeo pilota Erasmus+ di formazione per quadri e coordinatorə di servizi per persone con disabilità. Riunisce 11 partner europei situati in Belgio, Spagna, Francia, Italia, Lussemburgo e Portogallo ed è promosso dalla rete europea Arfie di cui Open Group è partner.

Il progetto consiste principalmente nella creazione e sperimentazione di un programma di formazione innovativo per i e le manager dell’economia sociale e solidale (ESS). Il programma è quindi rivolto alle imprese e alle cooperative che producono beni e servizi, i cui scopi sono economici e sociali, e che operano con il fine di promuovere la solidarietà.

Il macro-obiettivo del progetto è il miglioramento della resa professionale europea delle strutture dell’economia sociale e solidale. Vari sono, inoltre, gli obiettivi specifici:

  • fare il punto sui differenti contesti nazionali di formazione e di certificazione per verificare, in ogni paese, i percorsi di formazione esistente nel quadro dell’ESS;
  • sviluppare un riferimento di formazione comune per quadri e direttorə dell”ESS tenendo conto delle competenze specifiche e trasversali e delle esigenze del settore;
  • mettere in cantiere un percorso di formazione per quadri e direttorə dell’ESS e testarlo con il supporto di un percorso pilota organizzato in 4 moduli di formazione;
  • porre le basi per un riconoscimento europeo del ciclo di formazione digitale in E-learning.

Gruppo di sedici persone che hanno partecipato al progetto ComCades2. Le persone sono disposte su due file: nella prima fila sono inginocchiate, nella seconda stanno in piedi.

L’importanza di partecipare a un progetto europeo

Essere parte di un progetto europeo come ComCades2 significa tante cose. Provare a rispondere alle necessità comunitarie in maniera efficace, con un buon impatto. Creare pratiche che si distinguano per la sostenibilità, in termini sociali, ambientali ed economici. Generare valore aggiunto per il sistema Unione Europea.

Avere uno sguardo internazionale sul proprio lavoro quotidiano permette alle professioniste e ai professionisti di Open Group di innovare, di adattarsi ai tempi che cambiano e di intercettare le nuove traiettorie. ComCades2 è per noi un’occasione di condividere il sapere che abbiamo maturato in tanti anni di lavoro sul territorio, e di contaminarci con idee e pratiche che altrə hanno sperimentato e sperimentano tutti i giorni.

La certificazione sulla parità di genere

Open Group ha ottenuto la certificazione Unipdr 125:2022, la certificazione sul sistema di gestione per la parità di genere.
Siamo molto orgogliose e orgogliosi di questo traguardo, frutto delle politiche e delle azioni che la nostra cooperativa ha realizzato in questi ultimi anni.

Questa certificazione per noi non è un punto di arrivo, ma un ulteriore stimolo a continuare nel nostro percorso di inclusione e parità.

La nostra politica di genere

Open Group crede in una cultura fondata sul rispetto e sulla valorizzazione di tutte le diversità, sostiene l’inclusione e la parità di genere attraverso politiche aziendali messe in campo a livello gestionale e organizzativo, per garantire la dignità e la partecipazione di tutte le persone della cooperativa.

Potenziamento delle conoscenze e delle competenze, tutela della parità e sostegno dell’empowerment femminile sono gli elementi centrali della nostra politica.

Sono i principi che ci guidano nella costruzione di un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso. Un ambiente in cui le relazioni professionali, su tutti i livelli, siano improntate al rispetto e alla fiducia reciproca. Un ambiente che valorizzi tutte le persone e prevenga qualsiasi forma di discriminazione.

Le azioni per la parità di genere

Open Group ha adottato le seguenti politiche interne:

  1. Linguaggio: l’uso nella nostra  comunicazione, di un linguaggio rispettoso e inclusivo di tutte le diversità coinvolte. Open Group ha redatto le linee guida Quel genere di parole per guidare lavoratrici e lavoratori verso una comunicazione più inclusiva e meno stereotipante.
  2. Formazione: programmazione di moduli di formazione, su tutti i livelli, compresi i vertici. Formazione sulla differenza di genere e sul suo valore, sugli stereotipi anche inconsapevoli (unconscious bias).
  3. Work-life balance: adozione di iniziative volte a favorire le pari opportunità, la conciliazione di tempi di vita e di tempi di lavoro.
  4. Presidio e segnalazioni: istituzione di una Commissione pari opportunità, presidio interno a cui chiunque può rivolgersi per segnalare casi di non inclusività, di discriminazione o di molestie.
  5. Monitoraggio: invio di survey anonime, a tutti i livelli, sulla percezione della pari opportunità e del gender gap in cooperativa.
  6. Cultura: individuazione degli ostacoli di carattere culturale, organizzativo e relazionale che impediscono la piena inclusione lavorativa e sociale. Adozione delle misure per la rimozione degli stessi quali, tra le altre, la diffusione di una comunicazione interna sui temi della parità di genere, favorire la job retention e prevenire eventuali casi di discriminazione.
  7. Rappresentanza esterna: nell’organizzazione di panel, talk, eventi e convegni di natura tecnico – scientifica (anche per committenti esterni) garantire la rappresentazione dei generi anche tra i relatori e le relatrici. Adottiamo una prospettiva di genere dall’inizio alla fine del processo.
  8. Rappresentanza interna: implementazione di processi interni volti a garantire un’equa distribuzione e una pari rappresentanza dei generi all’interno degli organi di dirigenza e di governance a controllo della cooperativa

SLOT, lo sportello d’ascolto per il gioco

SLOT, lo sportello per i giocatori d’azzardo

Da martedì 17 gennaio è attivo presso la Casa della Salute di Forlimpopoli, via Duca D’Aosta 33, lo sportello SLOT – spazio d’ascolto per giocatori d’azzardo e familiari. Allo sportello le persone sono accolte e accompagnate da una psicologa. Si accede a SLOT dopo la consulenza legale, che servirà a individuare eventuali problematiche di sovraindebitamento.

L’accesso allo sportello è gratuito. Gli orari di apertura sono i seguenti: martedì dalle 11.00 alle 13.00 e giovedì dalle 15 alle 17.

SLOT è gestito da Open Group in collaborazione con il personale del Servizio Dipendenze Patologiche di Forlì.

“Con l’attivazione dello sportello SLOT sul territorio forlivese andiamo ad offrire un nuovo servizio per i cittadini che presentano problematiche correlate al disturbo da gioco d’azzardo. Le persone e i familiari potranno rivolgersi allo sportello; saranno accompagnate, quando vi sarà necessità di farlo, ai servizi sanitari che si occupano della cura e della presa in carico”. Michele Sanza, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche di Forlì-Cesena, racconta con queste parole l’apertura di SLOT.

Attraverso questo servizio Open Group vuole favorire la co-costruzione di una cultura diversa, promuovere un approccio critico al fenomeno del gioco d’azzardo e dare informazioni corrette sui rischi. L’impegno della cooperativa è orientato anche all’intercettare precocemente le richieste d’aiuto e alla costruzione di proposte concrete di sostegno aə giocatorə problematicə delineando possibili traiettorie di cura.

La dipendenza da gioco d’azzardo

Il gioco d’azzardo è una dipendenza comportamentale; la persona che ne soffre, infatti, dipende da un comportamento e non da una sostanza. Secondo lo psicologo Mark Griffiths, per parlare di dipendenza comportamentale devono presentarsi sei criteri:

  1. Il comportamento è prevalente nella vita della persona
  2. Il comportamento ha ripercussioni sull’umore
  3. L’intensità del comportamento tende ad accentuarsi
  4. Si presentano segnali di astinenza, ovvero conseguenze fisiche dolorose e/o dannose in mancanza del comportamento
  5. Si verificano tensioni interpersonali dovute alla dipendenza
  6. Esiste la possibilità, non remota, di ricadere nel disturbo dopo aver sospeso il comportamento.

Tra le dipendenze legate al gioco d’azzardo, particolarmente invalidante è il disturbo da gioco d’azzardo, o gambling disorder. Il gambling disorder è un comportamento problematico legato al gioco d’azzardo che si presenta per un periodo di un anno o più. Provoca disagio e compromissione clinicamente significativi.

SLOT si rivolge alle persone che vivono il gioco d’azzardo in modo problematico per supportarle in un percorso di contenimento e/o abbandono della dipendenza. Lo sportello affianca anche le e i familiari di chi ha una dipendenza da gioco, offrendo loro strumenti per tutelare sé stessə e tutto il nucleo.

Servizio Civile 2023-2024 a Open Group

Servizio Civile 2023-2024: i posti di Open Group

Anche quest’anno è possibile dedicare 12 mesi al Servizio Civile in Open Group: è aperto il bando di selezione per le e i giovani tra 18 e 28 anni che intendono fare un’esperienza di Servizio Civile Universale.

Open Group mette a disposizione, all’interno dei programmi proposti dal CNCA, 24 posti per volontari e volontarie: 6 posti nel settore minorenni e giovani in condizioni di disagio, 9 nell’area delle dipendenze, 1 nel settore animazione culturale e attività educative, 5 nell’area disabilità, ə nell’educazione e promozione culturale rivolta alle persone di origine straniera.

Le candidature chiudono il 10 febbraio 2023 alle 14. Le domande devono essere presentate esclusivamente utilizzando la piattaforma Domanda on Line (DOL) nella quale, attraverso un semplice sistema di ricerca con filtri, è possibile scegliere un progetto e avanzare la candidatura. La piattaforma è raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone.

Di seguito i dettagli dei progetti a cui partecipa Open Group. Alcuni indirizzi non sono presenti nelle schede progetto per ragioni di sicurezza; verranno comunicati alle volontarie e ai volontari interessatə in un secondo momento.

Dei 24 posti disponibili presso Open Group, 4 sono riservati a giovani con difficoltà economiche (ISEE inferiore a 10mila euro).

DaFF Da ferite a feritoie. Strategie di coping e resilienza

Il progetto ha l’obiettivo di garantire alle e ai minorenni più vulnerabili di completare l’istruzione primaria e secondaria, lavorando sull’efficacia dell’apprendimento. Nel contesto di DaFF, quindi, si promuoveranno strumenti educativi e relazionali flessibili e ad hoc, così da rispondere alle esigenze di ogni persona. È a partire da quest’attenzione che si garantisce un’offerta formativa equa.

Nel contesto delle comunità educative per nuclei fragili e in altre strutture di semi-autonomia le e i volontarə supporteranno le persone minorenni accolte nel tempo libero e nel percorso. Parteciperanno, inoltre, a équipe educative e a momenti formativi.

Nell’ambito dei servizi per le famiglie, le e i partecipanti al Servizio Civile si occuperanno di affiancare e supportare educatrici ed educatori nella realizzazione delle attività di formazione e doposcuola. Realizzeranno anche interventi di natura ludica e aggregativa.

Posti disponibili presso Open Group: 6

Sintesi del progetto e sedi coinvolte

ISo: Indipendenze Sociali

Il progetto mira a rafforzare la prevenzione e il trattamento dell’abuso di sostanze, compreso l’abuso di stupefacenti e l’uso dannoso di alcool nelle persone adulte.

Le e i volontarə si saranno coinvoltə nell’ideazione e realizzazione di queste attività:

  • networking, logistica e pianificazione dei nuovi servizi e attività;
  • comunicazione e pubblicizzazione della nuova programmazione dei servizi;
  • creazione di spazio di confronto e condivisione online;
  • realizzazione di attività operative;
  • realizzazione di sessioni formative sul territorio nazionale.

Posti disponibili presso Open Group: 9

Sintesi del progetto e sedi coinvolte

SCORE: sviluppo di competenze relazionali nei minorenni migranti

Il progetto vuole promuovere l’inclusione di persone minorenni con background migratorio, in particolare attraverso l’inserimento a scuola e nei sistemi sociali ospitanti.

Le volontarie e i volontari saranno gradualmente coinvoltə nell’organizzazione e nella gestione delle seguenti attività:

  • attività di affiancamento allo studio e alla formazione, anche linguistica;
  • laboratori creativi e attività ludiche;
  • attività sportive all’aperto;
  • attività di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana;
  • affiancamento e accompagnamento nelle attività di gestione della vita quotidiana;
  • attività di mediazione culturale e di preparazione dei documenti legali e amministrativi.

Posti disponibili presso Open Group: 1

Sintesi del progetto e sedi coinvolte

PHP: People Have the Power

L’obiettivo del progetto è potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di persone adulte con disabilità.

Le e i partecipanti accompagneranno operatorə e ospiti nelle attività quotidiane specifiche di ogni contesto. Tra queste: aromaterapia sottile; reiki; massaggio olistico; art-therapy; cura del verde e degli animali; realizzazione di opere d’arte, design, arredo e merchandising. Le volontarie e i volontari saranno coinvoltə nella preparazione di materiali per la comunicazione, digitale e non, e nelle attività di sensibilizzazione del territorio e degli stakeholder. Non mancheranno le occasioni di formazione e condivisione.

Posti disponibili presso Open Group: 5

Sintesi del progetto e sedi coinvolte

SISMaG: sostegni integrati al maternage genitoriale

Il progetto intende migliorare la qualità della vita e delle relazioni delle donne e madri che vivono in condizioni di vulnerabilità. SISMaG si rivolge a donne vittime di violenza o che costituiscono un nucleo monogenitoriale in difficoltà.

Le e i volontarə si saranno coinvoltə nell’ideazione e realizzazione di queste attività:

  • networking, logistica e pianificazione dei nuovi servizi e attività;
  • comunicazione e pubblicizzazione della nuova programmazione dei servizi;
  • creazione di spazio di confronto e condivisione online;
  • realizzazione di attività operative;
  • realizzazione di sessioni formative sul territorio nazionale.

Posti disponibili presso Open Group: 3

Sintesi del progetto e sedi coinvolte

Un impianto fotovoltaico per la Rupe

L’impianto fotovoltaico della Rupe

Pochi giorni fa alla nostra Rupe maschile di Sasso Marconi sono cominciati i lavori per la realizzazione di un impianto fotovoltaico.

Un progetto che nei prossimi anni ci permetterà di produrre e usufruire di energia pulita, oltre che generare risparmi in bolletta e benefici ambientali, per una transizione che possa definirsi davvero ecologica.

Questo importante investimento ci permetterà di realizzare un impianto che ha una potenza di 120mila kW l’anno, con cui puntiamo all’autonomia energetica di tutto il complesso La Rupe, mentre l’eccedenza sarà immessa in rete.

La Rupe Maschile di Sasso Marconi è una comunità che accoglie persone con problemi di dipendenza, anche in misura alternativa alla detenzione, che risiedono nella struttura centrale o negli appartamenti attigui.

Della struttura fa parte anche il laboratorio ergoterapico, dove gli ospiti possono svolgere attività lavorative di cablaggio e assemblaggio, in collaborazione con ditte esterne.  L’impianto fotovoltaico nasce proprio per produrre l’energia utile a queste attività, nell’ottica di renderle efficienti e sostenibili anche dal punto di vista ambientale.

Alberi e piccola stradina, sullo sfondo il cielo terso

L’energia e la sostenibilità in Open Group

Nell’ultimo biennio il tema dell’energia è stato il fulcro del nostro impegno per l’ambiente. Questa centralità si è tradotta nel 2021 nel contest Open Green Vol. 1, attraverso cui 30 nostre strutture si sono “sfidate” per ottimizzare al massimo i consumi: una competizione sana e utile che ha prodotto un risparmio complessivo di energia elettrica del 15% rispetto all’anno precedente. Risultato che ci ha spintə a riproporre una seconda edizione del contest anche nel 2022 (appena conclusa) e che ne ha ampliato l’orizzonte, includendo questa volta anche i temi dell’economia circolare (realizzazione di opere d’arte create con scarti o oggetti destinati a diventare rifiuti) e quello dell’alimentazione (informazioni su sana nutrizione e spreco alimentare).

Per contrastare la crisi climatica e il caro bollette causato dall’attuale contesto geopolitico, abbiamo inoltre creato e diffuso un decalogo in cui proponiamo semplici gesti che, se adottati da tuttə, possono fare la differenza.

Il corso di formazione sul lavoro di prossimità

Il corso di formazione dell’Università di Bologna

Tra gennaio e giugno 2023 si terrà la seconda edizione del corso di formazione permanente “Progettazione, sviluppo e valutazione del lavoro di strada”. Il corso, ideato dall’Università di Bologna e dall’Università della strada – Gruppo Abele, permetterà alle e ai partecipanti di sviluppare conoscenze, competenze e strategie operative fondamentali per il lavoro di strada, inteso come pratica di prossimità e di riduzione del danno.

È rivolto a educatori, educatrici, professioniste e professionisti interessatə ad acquisire una metodologia applicabile in diversi ambiti d’intervento (come dipendenze, migrazioni, povertà educativa).

I diversi moduli che compongono questo corso sono stati pensati per mettere in dialogo l’approccio teorico, critico e analitico, con le esperienze dirette di chi oggi si occupa del lavoro di strada. Delle docenze del corso si occuperanno professionistə dell’Università di Bologna ed espertə di riduzione del danno attivə nei servizi di prossimità. In quest’ultima categoria rientrano Claudia Iormetti e Francesca di Corpo, le professioniste di Open Group che terranno le lezioni del modulo “Strategie di riduzione del danno e limitazione dei rischi nelle dipendenze”.

Al termine delle lezioni sarà richiesta l’elaborazione e la discussione di un project work da presentare all’ultimo incontro.

Il corso – articolato in lezioni, laboratori e seminari il venerdì e il sabato – si svolgerà a Bologna da gennaio a giugno 2023 presso gli spazi del Dipartimento di Scienze dell’Educazione (Via Filippo Re 6). Rimane possibile per gli e le studenti chiedere di poter seguire parte delle lezioni a distanza, previo accordo.

A questo link tutte le informazioni, le istruzioni per l’iscrizione e i costi. Le iscrizioni chiudono il 10 gennaio 2023.

Gruppo di persone sedute intorno a un tavolo all'aperto. Sullo sfondo degli alberi e un edificio di mattoni rossi.

Il significato del lavoro di prossimità

La “prossimità” nasce dalla consapevolezza di un bisogno condiviso tra più persone, accomunate generalmente dalla vicinanza territoriale. In questo senso, la prossimità va intesa come disposizione a sentire anche come propri i problemi di chi è accanto. A partire da qui, si costruiscono risposte basate sull’impegno attivo di coloro che esprimono il bisogno; le persone che approderanno al servizio, quindi, non ne fruiranno passivamente, ma saranno soggetti attivi nella creazione della risposta stessa.

Co-housing, servizi per la riduzione del danno, educative di strada: sono tante le esperienze di lavoro di prossimità in Open Group.

Ogni giorno le nostre operatrici e i nostri operatori sono attiviə nei luoghi di aggregazione spontanea, offrendo supporto soprattutto a chi ha alti livelli di fragilità sociale o sanitaria. Nel contesto del lavoro di prossimità, Open Group si occupa anche di sensibilizzazione e della creazione di momenti di scambio e crescita per le persone del territorio.

Le e gli utenti dei servizi di prossimità vengono coinvoltə in percorsi di cittadinanza attiva, laboratori artistici, attività culturali e sportive in grado di rompere la routine quotidiana e favorire l’inserimento sociale.

L’assemblea informale di socə Open Group

Lo Swap Party all’assemblea Open Group

Ieri sera, lunedì 19 dicembre, più di un centinaio di persone di Open Group hanno partecipato all’assemblea informale deə socə, negli spazi di DumBO (via Casarini 19, Bologna).

L’incontro si è aperto alle 18 con il primo swap party di Open Group. Le socie e i soci della cooperativa si sono scambiatə capi d’abbigliamento, accessori e libri. Lo swap party ha permesso di dare nuova vita a tanti oggetti e ha rappresentato un’occasione per promuovere uno stile di vita più etico e sostenibile. Quest’iniziativa si inserisce tra le azioni di Open Group incentrate sui principi dell’economia circolare.

Le strategie di Open Group

Allo swap party è seguito l’intervento di Anna Rita Cuppini, direttrice generale di Open Group. Anna Rita Cuppini ha raccontato i risultati che la cooperativa ha raggiunto quest’anno e ha condiviso le visioni e le strategie aziendali per il prossimo triennio.

Attrattività, territorio e comunità saranno le coordinate che guideranno gli investimenti e le azioni di Open Group e del gruppo dei prossimi anni. Open Group, infatti, non è solo una cooperativa, ma è anche al centro di un gruppo societario. Del gruppo fanno parte le controllate Be Open (agenzia di comunicazione) e Open Immobiliare (gestione del patrimonio immobiliare di Open Group) e la partecipata al 50% Open Event (gestione di DumBO e organizzazione di eventi).

Quest’anno Open Group ha acquisito anche la startup Publics ICC, che opera nel settore del digitale applicato ai patrimoni culturali.

Premiazione contest

Non sono mancate nemmeno le premiazioni dei nostri contest Open Future a tema sostenibilità, riciclo e risparmio. Dopo il successo della prima edizione della campagna Open Green. Cooperiamo per l’ambiente, infatti, abbiamo ampliato gli ambiti delle nostre pratiche di sostenibilità con il lancio di tre contest per il 2022.

  • Open Green – vol. 2, per incentivare il risparmio energetico e la riduzione degli sprechi nei servizi. Il podio di questo contest: 1. Sede via Milazzo; 2. Rifugio notturno della solidarietà; 3. Condominio Roncaglio.
  • L’ARTEfatto senza impatto, per promuovere l’economia circolare attraverso la realizzazione di un’opera d’arte a tema sostenibilità. I vincitori di questo contest sono: 1. Easy to live; 2. Gruppo Verde e Giardino dei Giganti; 3. Marakanda.
  • #menospesastessaresa, per stimolare buone prassi che favoriscano una sana nutrizione e riducano lo spreco alimentare. Il primo posto di questa sfida l’ha guadagnato il Progetto Cicogna.

Cookies e conclusioni

Nel corso della serata le professioniste del settore digitale di Open Group hanno presentato Cookies. Cookies è lo sportello gratuito di supporto e consulenza sul digitale per le persone di Open Group che aprirà, sia in presenza che online, a gennaio 2023. Cookies vuole essere un aiuto concreto per il lavoro delle persone della cooperativa.

L’assemblea si è conclusa con cena, brindisi e auguri di Natale. Alle socie e ai soci di Open Group è stato donato un vasetto di miele prodotto dalle api delle nostre arnie, posizionate nello spazio esterno della struttura Casa Gianni.

Le socie e i soci di Open Group seduti su sedie bianche disposte in file

Caterina Pozzi è Presidente del CNCA

La nuova Presidente del CNCA

Caterina Pozzi, Vicepresidente di Open Group, è stata eletta Presidente del Comitato Nazionale Comunità Accoglienti (CNCA), la prima donna alla guida dell’associazione in 40 anni di attività.

Nominata al termine dell’assemblea nazionale “Comunità Accoglienti”, che si è tenuta il 15 e il 16 dicembre a Milano, Caterina Pozzi subentra al Presidente uscente Riccardo De Facci.

“Oggi più che mai credo nell’importanza di questa realtà che riesce a coniugare, in direzione ostinata e contraria, pratica, cultura e politica partendo dai territori e dalle persone che li abitano, soprattutto da chi fa più fatica” ha affermato Caterina Pozzi, ricordando come CNCA esista e lavori “assieme a tutte le persone che per amore o necessità abbiamo scelto di accogliere con le loro – e le nostre – vite complicate, fragili e vulnerabili”.

Caterina Pozzi, presidente del CNCA e vicepresidente di Open Group, tiene in mano un mazzo di fiori e sorride.

40 anni per il CNCA

Il CNCA è un’associazione di promozione sociale a cui aderiscono circa 250 enti del terzo settore, tra cui anche Open Group. È presente in tutti gli ambiti del disagio e dell’emarginazione, per promuovere diritti di cittadinanza e benessere sociale. A livello territoriale opera in 19 regioni con oltre 240 enti del terzo settore associati: una rete che conta oltre 29mila soci e socie, 14mila addetti e addette e 5mila volontari.

Quest’anno il CNCA festeggia i 40 anni di attività. In occasione di questo traguardo, l’assemblea ha deciso di cambiare il nome dell’ente da “Comitato Nazionale Comunità d’Accoglienza” a “Comitato Nazionale Comunità Accoglienti”. Come spiega Caterina Pozzi, la modifica del nome risponde all’evoluzione di identità e valori dell’associazione: “Ci riconosciamo in un cammino di prossimità con le persone e le organizzazioni, dentro le relazioni e i legami con i territori”.

Caterina Pozzi è la prima donna alla guida del CNCA. All’interno del nuovo Consiglio Nazionale, inoltre, si registra una crescita della rappresentanza femminile. Due traguardi importanti nell’ambito della parità di genere. “Il mio essere donna e Presidente”, spiega Caterina Pozzi, “vuole affermare un’idea di leadership diffusa e democratica, in cui le tante sensibilità, differenze e intelligenze delle persone del CNCA possano essere valorizzate e avere modo di esprimersi, all’interno di un’organizzazione che ha davanti sfide sempre più complesse”.

 

I laboratori creativi per adolescenti

“Mondi possibili 2.0”: chi, dove e quando

Anche quest’anno è attivo il progetto “Mondi possibili 2.0”: taniti laboratori creativi ed esperienziali per ragazzi e ragazze dagli 11 ai 19 anni.

Ogni venerdì pomeriggio a partire dal 18 novembre, l’Area Giovani di Ferrara (Factory Grisù, via Poledrelli 21) ospita i laboratori di “Mondi possibili 2.0”. Ragazze e ragazzi dagli 11 ai 14 anni possono partecipare alle attività che in due fasce orarie:

  • dalle 15 alle 17;
  • dalle 17 alle 19.

Il progetto continuerà anche a gennaio con l’aggiunta di proposte laboratoriali per giovani dai 15 ai 19 anni.

Gli incontri sono promossi dal Comune di Ferrara, in collaborazione con Open Group e la cooperativa sociale Il Germoglio.

La partecipazione ai laboratori è completamente gratuita. Per iscriversi è sufficiente compilare il modulo d’iscrizione e il patto di corresponsabilità. I documenti compilati devono essere inviati a Francesca Marani: francesca.marani@opengroup.eu | 348 5401607.

Per richiedere ulteriori informazioni è possibile contattare Francesca Marani.

Un gruppo di ragazze e ragazzi è seduto intorno a un tavolo. La parete dietro al gruppo è dipinta di giallo e azzurro. In primo piano un tavolo con dei disegni.

“A Natale puoi”, i laboratori creativi natalizi

Durante le vacanze natalizie i ragazzi e le ragazze dagli 11 ai 14 anni potranno partecipare anche al laboratorio “A Natale puoi… fare quello che vuoi”.

Le attività si terranno tutte le mattine dal 27 al 30 dicembre e dal 2 al 5 gennaio nella fascia oraria 10-12. I e le partecipanti potranno sperimentarsi ed esprimersi con mezzi artistici differenti: video, storytelling, disegni, fumetti e musica.

Gli incontri sono promossi dal Comune di Ferrara, in collaborazione con Open Group e la cooperativa sociale Il Germoglio.

La partecipazione ai laboratori è completamente gratuita. Per iscriversi è sufficiente compilare il modulo d’iscrizione e il patto di corresponsabilità. I documenti compilati devono essere inviati a Francesca Marani: francesca.marani@opengroup.eu | 348 5401607.

Per richiedere ulteriori informazioni è possibile contattare Francesca Marani.

Il progetto: tra creatività e condivisione

“Mondi possibili 2.0” e “A Natale puoi” sono laboratori di tecniche miste, ma anche “palestre” relazionali. Le ragazze e ai ragazzi che prenderanno parte ai workshop potranno sperimentare ed esprimersi liberamente attraverso diversi strumenti e linguaggi: dalla scrittura allo storytelling, dal videomaking alle applicazioni digitali, dal fumetto al disegno.

Le proposte laboratoriali per i mesi invernali vogliono contrastare l’isolamento sociale. Questo fenomeno, infatti, si è aggravato durante l’emergenza sanitaria e tra le e gli adolescenti in modo particolare. Attraverso attività strutturate e interessanti, il laboratorio vuole essere un momento di condivisione reale in cui costruire relazioni e coltivare la propria creatività.

Digi Teachers Working Online, il progetto europeo

Il progetto Digi Teachers

Digi Teachers Working Online è un progetto finanziato dall’Unione Europea che approfondisce due temi di fondamentale valore per Open Group: la formazione digitale e l’educazione per le persone con fragilità. Il suo obiettivo è stimolare e accrescere le competenze digitali delle professioniste e dei professionisti dell’educazione, nell’ambito dell’insegnamento e dell’istruzione delle persone con fragilità.

Digi Teachers è un progetto coordinato dalla Finnish Foundation Live, che coinvolge partner provenienti da Finlandia, Germania, Italia, Spagna e Belgio. L’iniziativa nasce nel 2022 quando, con il diffondersi delle Didattica a Distanza (DAD), si è notato che gli e le studenti con fragilità possono trarre benefici dall’insegnamento online. La DAD ha inoltre evidenziato la caratteristica della flessibilità delle nuove metodologie didattiche. Ad oggi, infatti, i percorsi educativi possono avvenire a distanza, possono essere dilatati nel tempo, possono richiedere o meno l’utilizzo di dispositivi tecnologici. In questo contesto di evoluzione e digitalizzazione diventa quindi necessario creare spazi, modelli e strumenti che permettano alle e ai professionistə dell’educazione di sviluppare competenze adeguate alle nuove tecniche educative e didattiche.

Ragazzo giovane con felpa rossa è fotografato di spalle. Il soggetto indossa una felpa rossa e delle cuffie nere e guarda uno schermo.

Obiettivi e azioni

L’obiettivo principale di questo progetto è quello di creare e testare nuovi metodi di training digitale per implementare le competenze delle professioniste e dei professioniste dell’educazione che lavorano con persone appartenenti a gruppi vulnerabili.

Per raggiungere questo obiettivo, Digi Teachers Working Online lavorerà all’implementazioni di cinque step:

  1. Si comincerà da un’indagine per identificare le competenze digitali e pedagogiche di cui il personale educativo ha bisogno per migliorare l’insegnamento online e digitale.
  2. Si procederà quindi a creare un quadro di competenze sul digitale. Si tratta di una certificazione informale che verrà utilizzata nei percorsi educativi di persone con fragilità.
  3. Nella terza fase si ideerà un corso di formazione per il personale docente che lavora con studentesse e studenti con bisogni specifici e con persone con disabilità.
  4. Successivamente, il modulo di competenze verrà applicato da tutte le realtà partecipanti all’interno di contesti educativi. In questo tempo di sperimentazione si effettueranno analisi e si raccoglieranno informazioni e dati.
  5. Il progetto si concluderà con la diffusione dei dati e dei modelli elaborati. Open Group realizzerà un video per raccontare i risultati del progetto, le sfide da affrontare, gli aspetti sui quali indagare ancora.